venerdì 15 agosto 2014

SHIVA BAKTA, Third (2014)


Third è l’esordio (ufficiale) di Shiva Bakta (nome d’arte di Lidio Chericoni, ex membro di Peawees e Bezbo), autore che già qualche anno fa si era affacciato sulla scena indie italiana con il demo pubblicato in download gratuito Homerec Album, un crogiulo di sensazioni acustiche e chiaramente lo-fi. Il suono che si è definito negli ultimi anni ha portato Shiva verso lidi più strutturati e pur non dimenticando del tutto il recente passato lo stile appare aperto a soluzioni disparate che hanno aumentato il fascino della proposta. Difatti Third si muove tra sospensioni psichedeliche che richiamano i Radiohead, soluzioni ora più folk (Smart Drug) ora più pop (Goodbye) e stralci rock che ben si fondono con l’impronta folk ben presente all’interno del lavoro (My Weakness). Nulla di particolarmente originale probabilmente ma l’effetto ottenuto è assolutamente gradevole e coinvolgente e l’alternanza di situazioni a cui andiamo incontro non fa altro che mostrare un autore attento, curioso e con tante idee in testa. È d’obbligo un plauso per la cura dei suoni e la ricerca di arrangiamenti ad hoc per valorizzare maggiormente le scelte acustiche di Shiva, sempre piacevoli e interessanti. Tutto l’album ha una vena leggera ma profonda, diretta e pregna di umori e momenti che presentano stratificazioni che ci trascinano in un mondo personale e variopinto. Il folk di Shiva si coniuga con il rock e piccole fughe psichedeliche di matrice settantiana in cui ritroviamo Neil Young e Burt Bacharach ma anche Creedence Clearwater Revival, Beach Boys e Pink Floyd e l’amalgama avviene anche per merito di una band che appare a proprio agio nel sostenere e dare vigore ai pensieri del leader. Vertice dell’album è probabilmente Baktism, traccia divisa in due parti capace di rappresentare il sunto di tutta l’opera e manifestare le caratteristiche guida del progetto. Disco che rappresenta un primo passo interessante e pieno di spunti. (Luigi Cattaneo)

Mushroom (Video)

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