mercoledì 17 settembre 2014

VEIVECURA, Goodmorning Utopia (2014)


Goodmorning Utopia è il terzo disco dei VeiveCura, gruppo guidato dal siciliano Davide Iacono (piano, voce, batteria e percussioni) e chiusura della trilogia esistenziale iniziata nel 2010 con Sic Volvere Parcas e proseguita con Tutto è Vanità del 2012. Se il primo era totalmente strumentale e oscillava tra classicità, musica da camera e riferimenti ai Sigur Ros in un’atmosfera cupa e rarefatta, il secondo introduceva parti cantate in italiano e un mood a tratti cantautorale e pop, senza dimenticare le linee tracciate in precedenza. E questo terzo lavoro? Iacono sceglie di alternare suggestioni strumentali con brani cantati, seppur in maniera minimale, concentrandosi sulla ricchezza degli elementi inseriti e su arrangiamenti aggraziati e che donano una certa profondità all’insieme. L’album è un percorso sull’utopia, che parte dalle rovine e dalla caduta e arriva all’ennesimo tentativo di sconfiggere paure e fallimenti, in un viaggio tra sogni e speranze. Per raggiungere tale scopo Iacono decide di affidarsi a strumentisti sapienti come Pietro Giunta alla tromba e al flicorno, Claudio Giunta al trombone, Graziano Giunta al corno, la coppia di sassofonisti formata da Armando Barni e Sergio Battaglia, Chiara Scucces al flauto e Jascha Parisi al violoncello, giusto per citarne alcuni in un ensemble ancor più ricco e variegato. Non mancano i Sigur Ros e un alone post a contornare il tutto ma è presente anche una certa aurea classica che ammorbidisce e rende decisamente sognante e anche drammatico tutto l’album. Risultati che si palesano nell’emozionante sviluppo di Nei Tuoi Occhi Legno o nella title track ricamata da sprazzi elettronici che non guastano affatto. Le sette parti di Utopia formano una sorta di minisuite in cui Iacono propone le varie anime della sua creatura. Appunti per pianoforte, eleganti partiture per fiati, spirito visionario memore di lezioni nordiche. Sarebbe bello sentire la band proporre dal vivo il materiale dell’intera trilogia (magari a teatro!), in attesa di capire che tipo di direzione può effettivamente prendere il progetto. (Luigi Cattaneo)

Qui di seguito il link per ascoltare l'intero album

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