sabato 27 maggio 2017

ANÈMA, After the sea (2017)


Dall’incontro tra Dario Gianni (basso e tastiere), Lorenzo Gianni (chitarra e tastiere), Baco Di Silenzio (voce) e Salvo Crucitti (batteria) nascono gli Anèma, un quartetto che alla chiara matrice prog ha aggiunto pulsioni hard rock e parecchia melodia. La band di Siracusa esplora gli anni ’70 di P.F.M. e Genesis, non disdegna di guardare agli ’80 dei Marillion e del new prog ma non dimentica la lezione heavy di Fates Warning e Dream Theater, tutti elementi che ritroviamo in After the sea, sintesi delle esperienze sin qui vissute e caratterizzato da un approccio mai troppo complesso nella scrittura. Il concept fa prevalere il lavoro d’equipe del gruppo, che pur avendo padronanza dei propri strumenti non si lascia andare a vacui esercizi di stile e punta forte su impatto e dinamismo. L’alternanza di new prog e hard produce un disco a cavallo soprattutto tra i decenni ‘80/’90, con i siciliani impegnati in particolar modo a creare soluzioni facilmente leggibili attraverso strutture che prediligono la forma canzone. Certo qualche passaggio a vuoto c’è, cosa peraltro anche comprensibile in un esordio, ma le doti compositive non mancano ed emergono nella title track e in She, due brani su cui gli Anèma hanno fatto davvero un buon lavoro. Interessante anche lo sviluppo di Free forever, mentre ho trovato piuttosto anonima Some fires, forse il momento meno riuscito del platter. Ottimo il prog metal di Let the sky in the mainland, che anticipa la gradevole Song for nothing, traccia abbellita dalla presenza di Bruno Ceretto al sax, un espediente ben riuscito e che potrebbe essere ulteriormente sviluppato in futuro. Il finale è nuovamente heavy con la tirata This place need revolution, perfetta per i set live della band. Questo debut si lascia ascoltare dall’inizio alla fine in modo assolutamente piacevole, convince per buona parte della sua durata e viene purtroppo inficiato da una produzione non all’altezza che finisce per appiattire il suono. Un peccato ovviamente risolvibile e che non compromette il giudizio positivo sull’opera prima dei siracusani. (Luigi Cattaneo)
 
She (Official Video)
 

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