Quando la musica si fa
ricerca introspettiva di sé stessi, racconto di desideri e paure, catartica
espressione di angosce e speranze, al di là delle etichette, difficilmente si
può rimanere indifferenti. Anima Mundi,
debut di Federico Milanesi (voce, piano, tastiere) è questo, un album che non
segue un sentiero preciso, se non quello dell’emotività, sentimento che permea
tutto il lavoro. Una soundtrack immaginaria che ha bisogno di attenzione per
poterla godere appieno, con passaggi psichedelici che si sposano con
orchestrazioni classiche, frangenti dark, momenti ambient, sprazzi etnici e
world e spunti folk piuttosto eterei. Anima
Mundi ha le sembianze del concept, manifesto suggestivo che ci trasmette la
sensazione di entrare nei pensieri dell’autore, attraverso visioni che sanno
essere concrete oppure oniriche. Milanesi punta sul sentimento, con suoni dal
sapore gotico per i risvolti drammatici e melodie tormentate per quelli
dolorosi, in un crescendo di soluzioni toccanti. Federico si è avvalso di
ottimi musicisti (Carlo Maria Micheli al sax, Marco Brioschi alla tromba,
Giovanni Russo al bouzouki e alle percussioni, Silvio Melloni al basso, Gino
Zandonà alla chitarra e Martino Malacrida alla batteria), con i quali ha dato peso
al particolare e ha donato eleganza all’intera release, improntata comunque più
sul feeling e la comunicatività che sulla dimostrazione di mere doti
strumentali. I brani sono tutti ben costruiti, anche se in alcuni una minor
prolissità avrebbe giovato alla fluidità del platter, peccato veniale se
paragonato allo sforzo creativo di un compositore che ha deciso di mettersi a
nudo senza timori, facendo emergere con raffinatezza disincantate incertezze e
vibranti sogni. Per maggiori informazioni è possibile visitare la pagina facebook
di Milanesi e quella dedicata all’album stesso. (Luigi Cattaneo)
The Lonely Part of You (Video)