giovedì 13 marzo 2025

GERARDO DEL MONTE, Step by Step Live in Studio (2024)

 

Ottimo resoconto live per Gerardo Del Monte, dotato pianista qui accompagnato da Giuseppe Di Pasqua al basso e Sergio Mazzini alla batteria. Step by Step Live in Studio, edito da Filibusta, è un ponte tra passato e futuro del musicista, tra brani noti e altri del tutto inediti, tra jazz, classica e piccole spinte jazz rock. La presenza in studio del pubblico conferisce maggior calore ad un album che mette in mostra la versatilità del trio, che pesca da Garbata casualità del Thieves and Poets Project del pianista, da un lavoro in solitaria di Del Monte del 2023 (con alcuni brani riscritti per il gruppo) e propone anche composizioni per un disco che verrà pubblicato nel 2026. È un piacere quindi riscoprire in questa versione brani come Change e For you, oltre che ascoltare Another turn e Trickete Trackete, novità di spessore di un’artista pieno di gradevoli intuizioni, che con questo live mette il sigillo su una prima parte di produzione già ampiamente significativa. (Luigi Cattaneo)

Another turn (Video)



martedì 11 marzo 2025

LUCA & THE TAUTOLOGISTS, Poetry in the mean-time (2025)

 


Dopo aver parlato da queste pagine, qualche settimana fa, dell’ep Suddenly last summer The complete Nitön Lab Session, oggi ci soffermiamo sul secondo full di Luca & The Tautologists, Poetry in the mean-time, uscito a gennaio 2025. Luca Crippa (voce, chitarre), si muove con sicurezza coadiuvato da Paolo Roscio (basso) e Deneb Bucella (batteria), all’interno di un contesto che oscilla tra alternative folk, cantautorato americano e rock, suonato con spirito e grande conoscenza, aspetti già emersi, a dire il vero, nelle precedenti release. Ci si trova così coinvolti in vibranti sezioni elettriche e corpose ballate, espresse con gusto e passione da musicisti navigati ed esperti, che sanno come tessere trame sia delicate che robuste, come nel caso di Tall buildings shapes, Our magic wand o Costa brava. L’intero disco, ispirato da una foto d’epoca su un incidente durante le riprese del film The creature of the black lagoon, è un susseguirsi di brani godibili, intrisi di amore e passione per suoni che sanno coniugare passato e presente, tradizione e attualità, fondendo umori e pulsioni in un crossover affascinante e senza tempo. (Luigi Cattaneo)


martedì 4 marzo 2025

SEMIRAMIS, La fine non esiste (2024)

 

Ritornano in pista i Semiramis, storico gruppo del progressive rock italiano, che nel 1973 diede alle stampe Dedicato a Frazz, disco divenuto nel tempo vero e proprio culto della scena nazionale (e non solo), anche per la presenza di Michele Zarrillo, che successivamente avrà una fortunata carriera da solista. Paolo Faenza, batterista storico della formazione, già nel 2013 riforma la band, ma ci vogliono dieci anni per trovare la line up definitiva (oltre a Faenza abbiamo Ivo Mileto al basso, Emanuele Barco alla chitarra elettrica, Marco Palma alla chitarra acustica, Giovanni Barco alla voce e Daniele Sorrenti alle tastiere) e arrivare a incidere La fine non esiste, edito da BTF. Un nuovo capitolo fortemente in linea con il rock dei ’70, tra arrangiamenti ricchi e curati al dettaglio, strutture intricate ma piene di vivaci melodie e frangenti strumentali di notevole caratura, aspetti che colorano il progressive dei romani, imbevuto anche di hard e jazz, elementi che allargano i confini in cui si muove il sestetto. Un sound ad ampio respiro, che guarda giustamente al passato ma non ne rimane imprigionato, basti ascoltare le trame di In quel secondo regno (in cui troviamo la voce narrante di Giampiero Artegiani, chitarrista e tastierista della prima formazione, che ha curato anche il testo), Cacciatore di ansie o Tenda rossa. Vediamo ora se Faenza riuscirà a dare continuità al progetto o se La fine non esiste rappresenta la conclusione di un percorso iniziato più di 50 anni fa. (Luigi Cattaneo)

In quel secondo regno (Video)



domenica 2 marzo 2025

Valentina Scheldhofen Ciardelli-Anaïs Drago-Riccardo Angelo Strano, Shake your duty (2024)

 

Ispirato dall’arte irriverente di Frank Zappa, il trio formato da Valentina Scheldhofen Ciardelli (contrabbasso, voce), Anaïs Drago (violino, voce) e Riccardo Angelo Strano (voce) ha dato vita con Shake your duty (dedicato proprio al genio di Baltimora) ad un disco personale e provocatorio. Tra pezzi del musicista americano, composizioni originali e brani di musica classica, si sviluppa un album che si allontana con forza dal mondo accademico per presentare una propria visione dell’arte, che tende al superamento di certi confini imposti, tanto da poter incuriosire sicuramente gli aficionados di Zappa ma anche coloro che non disdegnano le aperture R.I.O. di un certo progressive. La partenza affidata a Ammore, brutto figlio de pottana di Alessandro Scarlatti (tra i più importanti compositori italiani tra il ‘600 e il ‘700), mostra il piglio cameristico del trio, Sofa N.2 di Zappa ha invece un’atmosfera vicina ai Lieder di Schubert, mentre la Ciardelli, con il suo arrangiamento, omaggia in Sinfonia for cello and continuo in F major il quarto movimento della sonata in Fa maggiore per violoncello e continuo di Pergolesi. Difficile lectu è un canone satirico di Mozart, Zappa torna in Planet of the baritone woman, dove splende il versatile lavoro del controtenore Strano, prima della conclusiva Pox on you for a fop, corale a 3 voci a cappella di Henry Purcell (compositore inglese di fine ‘600), finale che conferma il tono dissacrante di tutta l’opera. (Luigi Cattaneo)

Sofa N.2 (Video)