sabato 26 ottobre 2024

BLUES JOKE, Better old than dead (2024)

 

Quando l’Andromeda Relix si cimenta con il rock blues, penso a realtà come The C. Zek Band, Black Mama o Bullfrog, ci si trova dinnanzi spesso a lavori molto interessanti. Non fa eccezione Better old than dead dei Blues Joke (Francesco Caldarola basso, voce, Marco Marini chitarra, Marco Piran Batteria), trio che guarda a ZZ Top, Free e Grand Funk Railroad, quindi un crossover di hard, blues, rock classico, southern e boogie rock d’assalto, influenze settantiane citate lungo un esordio potente ma pieno di melodie suggestive. Si sviluppano così le trame di At the end e Find your place, ma anche della raffinata Under this cold sky, così come non sono da meno Free nine e Wasting time, ideale chiusura di un debutto consigliatissimo a tutti gli amanti del genere proposto. (Luigi Cattaneo)

At the end (Video)



venerdì 25 ottobre 2024

GIANFRANCO MENZELLA, Dedicated to Bob Berg (2024)

 


Nuovo album per Gianfranco Menzella, sassofonista che in Dedicated to Bob Berg omaggia un musicista che negli anni ’80 e ’90 ha sfoderato una serie di album importanti per delineare il jazz americano del periodo, soprattutto in tema di sassofono solista. Menzella si fa accompagnare per l’occasione da Eugenio Macchia (piano), Carlo Bavetta (contrabbasso) e Pasquale Fiore (batteria), bravissimi nel tributare l’estetica di Berg, personalizzandola attraverso i filtri dati dalla notevole esperienza conseguita nel tempo. Un’interpretazione della materia coinvolgente, che parte con un brano del 1993 (tratto da Enter the spirit) proprio di Berg, Angles, composizione dal forte sapore postbop, articolata e multiforme, per poi proseguire con un altro pezzo di quell’album ma scritto da Chick Corea, Promise, 9 minuti densi e raffinati. Second sight (sempre di Berg) ha un mood maggiormente bluesy, con uno sviluppo corale che mostra una certa coesione tra le parti, mentre The search è una splendida ballata composta da Mike Stern, che si trova in Short stories del 1987. Sincera e appassionata la dedica di Menzella in Mr. Berg, unico originale presente, prima dello standard Summer night di Harry Warren, reso in maniera brillante dal quartetto, e di The secret life of Plants di Stevie Wonder, che Berg suonava spesso nei tour italiani degli anni ’90. Chiusura affidata alla lunga Sometimes ago di Sergio Mihanovich, forte di un crescendo di grande effetto, pone fine ad un tributo rifinito e molto comunicativo. (Luigi Cattaneo)

martedì 22 ottobre 2024

RETURNED TO THE EARTH, Stalagmite Steeple (2024)

 

Ottimo ritorno per i Returned to the earth, che con questo quinto lavoro, Stalagmite Steeple, confermano quanto di buono avevano fatto con il precedente Fall of the watcher (disco da recuperare). Il trio formato da Robin Peachey (voce, chitarra, tastiere), Steve Peachey (synth) e Paul Johnston (batteria, basso, chitarra, synth) propone un altro grande album di progressive vellutato e malinconico, fitto di atmosfere autunnali evocative e ricercate. Si palesano tra le delicate note di Dark morality e The final time le ombre lunghe di Airbag e Porcupine Tree, ma la classe e la qualità di scrittura è così alta che si rimane ammaliati dalla forte emotività impressa alle trame, che nella title track raggiunge picchi di delicatezza non comuni. Robin ha l’innata capacità di creare brani di grande comunicabilità toccando le corde giuste dell’anima, un songwriting che coniuga bozzetti sognanti ed eterei con crescendo suggestivi intensi e filmici, aspetto che connota composizioni memorabili come Meaningless worth e Die for me. Chiude l’album The raging sea, perfetto epitaffio dell’ennesima grande prova degli inglesi. (Luigi Cattaneo)

Dark morality (Video)



giovedì 17 ottobre 2024

OTTODIX, Entanglement (2020)

 

Uscito nel 2020, il settimo concept di Ottodix (Alessandro Zannier) è un viaggio che connette mari, isole e continenti, partendo dalla navigazione antica per giungere a quella digitale dei nostri tempi. L’interessantissimo progetto aggiunge con Entanglement un nuovo tassello ad un percorso versatile e creativo, merito di un autore curioso e attento ai minimi dettagli, aspetto che caratterizza un ventennio di carriera del trevigiano all’interno dell’italico underground. Un vero trip sonoro quello di Ottodix, un melting pot di riferimenti, anche scientifici, che creano spunti affascinanti e singolari, capaci di catturare l’attenzione sin dalle iniziali note di Europhonia e Mesopotamia. La visione dell’arte del veneto connota un disco complesso ma di presa, folk nell’accezione più ampia del termine, raffinato liricamente e musicalmente. La bellezza della narrazione sviluppa trame punteggiate tanto da echi sperimentali quanto da un’adesione personale al cantautorato italiano, che fanno di Entanglement un album ambizioso ed estremamente evocativo. (Luigi Cattaneo)

Entanglement (Video)



mercoledì 16 ottobre 2024

MERGING CLUSTER, Peak of ephemeral light (2024)

 

Splendido ritorno per i Merging Cluster (Gabriele Marconcini voce, già nei Raven Sad, Marco Casalini batteria, Roberto Manzani basso, Gianfilippo Innocenti chitarra, Emiliano Galli tastiere), autori di un progressive rock dalle tinte autunnali che fanno di questo Peak of ephemeral light un lavoro perfetto per queste giornate di bruma. Il quintetto posa lo sguardo anche sul new prog britannico di Marillion e Iq, oltre che sul versante maggiormente hard dei Queensryche di Promise land, senza però risultare copia pedissequa di band o periodi storici, anche perché lo spettro compositivo è ampio e la capacità di scrittura fa il paio con doti autorali di rilievo. Ne sono esempio brani come Subjective doubles syndrome, Planning the renaissance e Over [you], splendidi momenti di un album suggestivo e delicato. (Luigi Cattaneo)

The shadow line (Video)



lunedì 14 ottobre 2024

WE FOG, Sequence (2024)

 

Attivi da quasi 10 anni, i We Fog nascono dall’incontro tra Donato Fusco (voce, chitarra), Giulio Corradi (batteria) e Victor Bittencourt (basso), uniti dalla passione per post rock, new wave e noise. Sequence è il loro secondo lavoro, seguito di Float (uscito nel 2017), e si contraddistingue per una rabbia maggiore, a tratti urticante, che fa di questo nuovo capitolo un passo importante nella personale ricerca del definitivo suono da imporre al progetto. Le diverse sfaccettature dell’amore vengono esposte in maniera ruvida, senza filtri, lavorate dalla produzione di Amaury Cambuzat (Ulan Bator, Faust), che ha acuito la dirompente proposta, sempre diretta e viscerale. A father’s love è il micidiale attacco dell’album, Kind warrior avvolge con trame oscure e grevi, mentre le conclusive No land for hope e Timex vedono Cambuzat impegnato al sintetizzatore, con la prima che spezza il vortice del disco, risulta più lenta ma non per questo accomodante, e la seconda a suggellare con consapevolezza un disco interessante e soprattutto sincero. (Luigi Cattaneo)

Rise to the sky (Video)



sabato 12 ottobre 2024

KRISHNA BISWAS, Maggese (2020)

 

Uscito nel 2020, Maggese (ristampa di Radha) mostrava il talento di Krishna Biswas, chitarrista toscano che firmava, tramite l’etichetta Dodicilune, un lavoro in solitaria, con la sua acustica a delineare trame dal sapore autunnale. La lunga title track apre l’inconsueto disco, mettendo in luce le caratteristiche principali del suono del chitarrista, che successivamente in Ungart gioca con tempi irregolari che donano un discreto interesse alla struttura. Tra brani armonicamente complessi e altri maggiormente meditativi, composizioni dinamiche e pezzi molto delicati, l’autore sviluppa un lavoro da ascoltare con estrema calma, probabilmente adatto solo agli estimatori della materia, ma sicuramente di grande fascino. (Luigi Cattaneo)

Helsinki (Video)



martedì 8 ottobre 2024

THE MAYAN FACTOR, Huracāne (2024)

 

Particolare ritorno sulle scene per The Mayan Factor, band americana che era sparita dalle scene nel 2009, dopo la morte per overdose del vocalist Ray Schuler (attualmente in formazione troviamo Leonard Czerzosie Jr. voce, chitarra acustica, Brian Scott chitarra, Kevin Baker basso, Dan Angermaier batteria). Il rock alternativo del gruppo di Baltimora ha un sapore agrodolce, sa essere malinconico e colpire con impennate di pathos, senza dimenticare di accelerare laddove richiesto, una miscela altamente coinvolgente che convince sin dall’iniziale Warflower. La raccolta prevede estratti da tutti gli album sin qui pubblicati, rivisitati in una chiave maggiormente attuale, per quanto la qualità dei brani selezionati sia già di per sé molto alta. Huracāne è quindi un’occasione senz’altro interessante per scoprire una band all’epoca molto promettente. (Luigi Cattaneo)

Warflower (Video)



lunedì 7 ottobre 2024

AMANTI DI NEFASTO, Amanti di Nefasto (2024)

 


Ep di debutto omonimo per la band Amanti di Nefasto, trio formato da Stefano Diamanti (voce, fondatore degli Abstracta, autori di un ottimo lavoro sul finire degli anni ’90), Andrea Arcangeli (basso, già con DGM e Noveria) e Luca Gaigher (chitarra, tastiere, batteria), musicisti preparati ed esperti che in questo nuovo progetto uniscono progressive, metal classico e rock. Il breve ma gradevole album ha il merito di presentare un primo passo interessante e ben scritto, con almeno due picchi, la lunga L’enigma, con al suo interno elementi tipicamente prog, e Zolfo, potente ma anche suggestiva. Amanti di Nefasto è un esordio che mette in luce le doti del terzetto (ma non vi erano dubbi visti i nomi coinvolti), da cui ora ci aspettiamo senz’altro un full più corposo. (Luigi Cattaneo)


giovedì 3 ottobre 2024

LES TROIS LÈZARDS, Gli uomini poetici (2024)

 

Prodotto dalla sempre attenta Dodicilune, Gli uomini poetici è il primo lavoro dei Les Trois Lèzards, quartetto formato da Emmanuel Ferrari (fisarmonica, voce, già nei Les Troublamours), Giovanni Chirico (sax, voce, in passato nella band di Giovanni Falzone), Giorgio Distante (tuba, tromba, eufonio, voce) e Roberto Chiga (tamburello, voce, grancassa, membro dal 2015 dell’Orchestra della Notte della Taranta). L’onirico concept (comprate il disco per approfondire …) che fa da sfondo a questo esordio si imbeve di musica popolare, folk, jazz e world, un’opera briosa e ironica, che si muove tra scrittura e sviluppi free, tra valzer stralunati e ritmiche ballabili dal sapore balcanico, il tutto suonato in maniera perfetta da un ensemble coeso verso una forma d’arte che ingloba pulsioni e ascendenze. Un album a tratti visionario, immaginifico come il paese raccontato dal gruppo, che fonde tradizione e ricerca all’interno di trame surreali e fantasiose. (Luigi Cattaneo) 

La parata di Ninour (video) 



 

martedì 1 ottobre 2024

AMEDEO GIULIANI, Il viaggio di Chinook (2021)

 

Uscito nel 2021, Il viaggio di Chinook è l’ultimo lavoro in studio di Amedeo Giuliani, cantautore vicino a De Gregori e Guccini ma anche a Dylan e Cohen, autori con cui condivide il gusto per la ricerca sulla parola, applicata ad una forma canzone delicata e suggestiva. Lo studio presso la Hope Music School, dove conosce Oscar Prudente e Sergio Bardotti, finisce per influenzarlo non poco, e dopo due dischi scritti in collaborazione con il poeta Cesare Zarbo e Adriano Guarino, è ora la volta di un terzo album maturo e ispirato. L’abruzzese colora questo viaggio (registrato insieme ad una serie di ottimi musicisti) della migliore tradizione cantautorale italiana, tra passaggi folk, inflessioni world e tocchi bluesy, una scrittura che sa narrare e far riflettere, e pur se guarda inevitabilmente ad alcuni mostri sacri della scena nazionale e non, il lavoro risulta godibile per tutta la sua durata, con alcuni picchi di intensità che rispondono al nome di Il casellante, Neve e Non aver paura. Un disco fatto di sfumature e attenzioni, un ritorno sentito, che omaggia i padri del genere senza risultare ruffiano, con la capacità sempre più rara di essere tenue ma ammaliante. (Luigi Cattaneo)

Il casellante (Video)