mercoledì 9 settembre 2015

AMMINISTRAZIONE CAOS POPOLARE, Sendai Nebula (2014)


L’esordio degli Amministrazione Caos Popolare è all’insegna di un progressive rock sinfonico che sa essere malinconico, complesso ma non criptico, psichedelico quanto basta e rivolto per buona parte al passato storico di band come Quella Vecchia Locanda, Banco del Mutuo Soccorso e Premiata Forneria Marconi. I brani scorrono via rapidi, con qualche caduta qua e là che non inficia la buona prova della band formata da Luigi Ranieri (chitarra), Andrea Di Giovenale (tastiere), Andrea Aliberti (chitarra), Attilio Renzetti (voce) e Nicolas Sabini (basso, synth e flauto). Prog settantiano e richiami al new prog si mescolano in modo piuttosto efficace già dall’iniziale Esistenzialista, hard progressivo con un break centrale di matrice psych piuttosto riuscito che mi ha ricordato l’umore dei primi album dei Radiohead, mood spezzato solo in parte dal breve solo di chitarra che ci rituffa in atmosfere più tipicamente rock. Molto azzeccata la suadente melodia di Onde, il pezzo più immediato tra i presenti, con un bel lavoro d’insieme e una compatezza generale innegabile. Omaggio ai ’70 con l’interessante Buio assoluto, brano contraddistinto da un solo di chitarra molto ispirato e melodico, mentre Liverpool è l’unico momento in cui il bravo Renzetti si cimenta con l’inglese (tra l’altro con risultati più che discreti), per quello che risulta essere il frangente maggiormente riconducibile al new prog. Si prosegue con Abandon, inizio soffuso e intrigante che segue la scia poi di un progressive strumentale arioso e suggestivo in cui la tecnica non sovrasta mai il calore e il feeling. E la luna fuma ha un approccio cantautorale che avvicina la band in parte a quanto espresso da altri due gruppi contemporanei come i Magnolia e i Mosaico. Finale affidato a Noel, 10 minuti in cui la band mostra buone doti tecniche e un’attenzione certosina per il dettaglio che definisce un sound corposo e fascinosamente retrò. Sendai nebula (titolo che si riferisce al momento di transizione verso uno stato emotivo alterato) conferma come il prog italiano sia in salute e presenta all’attenzione del pubblico un gruppo che ha tutte le carte in regola per emergere con forza dal fitto panorama underground. (Luigi Cattaneo)

Esistenzialista (Video)

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