Attendevo da tempo il
ritorno dei NoHayBanda! dopo l’ottimo ultimo album del 2012 e le prime
perplessità, scaturite in me dall’assenza di Marcello Allulli al sax, sono
subito evaporate al primo ascolto. Fabio Recchia (chitarra, basso e synth) e
Lele Tomasi (batteria e trigger) anche in duo non pongono limiti alla loro
verve sperimentale, sempre accompagnata dalla capacità di essere
incredibilmente concreti, un crossover di intuizioni in cui la componente jazz
viene meno a favore di matasse elettroniche, sfuriate math e dilatazioni post.
L’afflato core è il collante di certe sfrontate scelte, in bilico tra ardite
costruzioni e puro impatto, il tutto sospinto dalla ferrea dote di risultare
curiosi e trasversali. La ferocia di alcuni passaggi ricorda gli Zu di Carboniferous, mentre l’inquietudine
greve di altri genera un diabolico elettrodark potente e pulsante, puntellati
da un songwriting multiforme e che cerca di evadere da punti di riferimento
stabili. La resa live data dalla registrazione dal vivo in studio amplifica
certi concetti e rende il suono ancora più saturo e devastante, una vera chicca
per chi ama perdersi in certi meandri strumentali accostabili non solo ai già
citati Zu ma anche a piccole perle dell’italico underground come Malclango,
Caterina Palazzi Sudoku Killer o LVTVM. (Luigi Cattaneo)
Di seguito il link per ascoltare e acquistare il disco
Nessun commento:
Posta un commento