Ottimo ritorno per i
Returned to the earth, che con questo quinto lavoro, Stalagmite Steeple,
confermano quanto di buono avevano fatto con il precedente Fall of the
watcher (disco da recuperare). Il trio formato da Robin Peachey (voce,
chitarra, tastiere), Steve Peachey (synth) e Paul Johnston (batteria, basso, chitarra,
synth) propone un altro grande album di progressive vellutato e malinconico,
fitto di atmosfere autunnali evocative e ricercate. Si palesano tra le delicate
note di Dark morality e The final time le ombre lunghe di Airbag
e Porcupine Tree, ma la classe e la qualità di scrittura è così alta che si
rimane ammaliati dalla forte emotività impressa alle trame, che nella title
track raggiunge picchi di delicatezza non comuni. Robin ha l’innata capacità di
creare brani di grande comunicabilità toccando le corde giuste dell’anima, un
songwriting che coniuga bozzetti sognanti ed eterei con crescendo suggestivi
intensi e filmici, aspetto che connota composizioni memorabili come Meaningless
worth e Die for me. Chiude l’album The raging sea, perfetto
epitaffio dell’ennesima grande prova degli inglesi. (Luigi Cattaneo)
Dark morality (Video)
Nessun commento:
Posta un commento