lunedì 23 luglio 2018

BLINDCAT, Shockwave (2018)


Ho incontrato qualche anno fa i BlindCat, durante la settima edizione dello Spongstock, un celebre festival che si tiene ogni anno a Spongano (paese in provincia di Lecce) e già in quell’occasione, in cui la band presentava il valido Black liquid, rimasi piacevolmente colpito dalle doti dei tarantini. Con mia grande sorpresa ritrovo Gianbattista Recchia (voce), Domenico Gallo (chitarra), Pietro Laneve (basso) e Emanuele Rizzi (batteria) muoversi sotto l’egida dell’Andromeda Relix, etichetta veronese sempre più attiva nella promozione di band di ogni genere. Shockwave è un’opera seconda che ripropone l’hard & heavy dell’esordio, energico e combattivo, mantiene sì un’aurea settantiana ma ben calata nel contesto attuale e finisce per “sporcarsi” con qualche riff in odore di stoner, che rende il piatto ancora più appetibile. Il disco è decisamente immediato e vitale, un hard rock sospinto dalla chitarra di Gallo, dall’efficiente e vigorosa prova di Recchia e da pulsioni ritmiche motore di dieci pezzi figli del grande amore per Led Zeppelin, Black Sabbath e Queen. Chi cerca novità rischia ovviamente di rimane deluso, perché qui le coordinate sono chiare e il gruppo non fa nulla per spostare l’accento, un atteggiamento che finisce per essere premiante, vista la bontà della proposta. Metal e spunti melodici vanno di pari passo, chorus ispirati trovano il loro contraltare in certe spigolosità rock molto muscolari, il tutto amalgamato all’insegna di un sound compatto e diretto. I BlindCat sono l’ennesima dimostrazione di come ci sia una Salento rock pulsante e distante dagli stereotipi del caso e un plauso va fatto anche a Gianni Della Cioppa, che con la sua etichetta riesce sempre a dare visibilità a realtà underground che meriterebbero maggiori attenzioni. (Luigi Cattaneo)
 
Shockwave (Video)
 

 

 

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