giovedì 24 dicembre 2015

FAUST & MALCHUT ORCHESTRA, The Logical door (2015)


Gruppo interessante questo guidato da Fausto Bisantis (piano, Wurlitzer, Fender Rhodes, organo, synth, mellotron e miditron) e completato da Stefano Loiacono (basso, chitarra ed effetti) e Antonio Pintimalli (batteria e percussioni), un trio coraggioso e indubbiamente curioso. Progressive rock settantiano, psichedelia e sinfonismo colorano il nuovo e terzo album The Logical Door (dedicato al geniale Nikola Testa), ispirato tanto dal Balletto di bronzo quanto dai corrieri cosmici tedeschi, elementi che si fondono e lasciano trasparire buone doti tecniche e alcune idee davvero azzeccate. Tutto è piuttosto vintage ma non per questo già sentito o stucchevole e soprattutto la prima parte dell’opera risulta ben costruita e zeppa di spunti progressivi e psichedelici di valore, che emergono in special modo nei quasi 8 minuti di Several furry vegetables in the garden ofyetzirah e nella title track. I tre paiono ben calati nel contesto narrato, cercano suoni e situazioni anche diverse tra loro (come nello space molto dilatato di Ahora Mazda o nel funky di Sharade funk!), agiscono da jam band ma sempre guidati dalla mano di Bisantis, mastermind assoluto del progetto. Il toccare più stili porta il disco ad essere un crossover di linguaggi magari non sempre ben definiti ed omogenei ma di sicuro fascino, un melting pot di soluzioni che rivolgono lo sguardo a quanto succedeva oltre quarant’anni fa, cercando laddove possibile di rinfrescarlo con una certa dose di personalità. Manca un cantante di ruolo che possa esaltare le dinamiche del power trio e anche la produzione inficia in parte il suono della band, aspetti su cui magari si potrà lavorare ulteriormente in futuro per definire maggiormente dettagli che possono fare la differenza. (Luigi Cattaneo)

The Logical door (Video)

Nessun commento:

Posta un commento