mercoledì 23 dicembre 2015

SAILING TO NOWHERE, To the unknown (2015)


Esordio assoluto per i romani Sailing to nowhere, band di power prog melodico e dai tratti dark accostabili ai primi Angra, ai Nightwish e agli Eldritch. Una proposta molto in voga soprattutto verso la fine degli anni ’90 ma che ha ottimi riscontri ancora oggi, soprattutto quando la qualità è più che discreta come in questo To the unknown. Interessante l’uso delle due voci (Veronica Bultrini e Marco Palazzi), la freschezza melodica della doppia chitarra (Andrea Lanzillo e Luca Giuliani), l’utilizzo di ritmiche potenti che quando sfociano nel power metal risultano però meno riuscite e più convenzionali (Giovanni Noè alla batteria e Carlo Cruciani al basso) e i tappeti sinfonici delle tastiere (Livia Capozzi). Tutto è piuttosto easy listening, di facile lettura, con la band che privilegia un approccio forma canzone all’interno di strutture di matrice hard, con chorus ficcanti e un certo dinamismo compositivo. Gli episodi di stampo neoclassico non mancano, pregni di epicità e momenti molto sentiti in cui le tastiere diventano essenziali nel creare le giuste atmosfere ed enfatizzare ulteriormente un sound già magniloquente di suo. La ricerca di sprazzi solenni e altisonanti è una delle caratteristiche dominanti e forse anche quella meglio sviluppata, pur se è bene dirlo dentro un percorso che ha canoni ben stabiliti. Il disco è quindi estremamente piacevole, in special modo per chi non ama passaggi troppo articolati o cervellotici e preferisce una proposta più diretta in cui la matrice progressive si avverte ma non è mai preponderante. Da segnalare infine le presenze importanti di special guest come Terence Holler (Eldritch) e David Folchitto (Stormlord, Prophilax) nella ballata elettrica Strange dimension che in qualche modo suggellano un album apprezzabile e di buon impatto. (Luigi Cattaneo)

Fallen Angel (Video)

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