L’incontro
spregiudicato tra l’americano Paul Beauchamp (armonium elettrico e synth),
rumorista assuefatto da elettronica molesta e un certo drone ambient enfatico e
Paolo Spaccamonti (chitarra), sperimentatore di suoni e soluzioni
cinematografiche ardite, ha portato alla nascita di Torturatori, un disco coraggioso e registrato in una singola
session. Con loro in White side Gianmaria
Aprile dei Luminance Ratio, impegnato alla chitarra nella prima parte del
lavoro (la seconda è Black side), per
quella che è a tutti gli effetti un’improvvisazione, il momento irripetibile di
un incontro affascinante e singolare (un po’ come si sviluppava il discorso di
produzioni avanguardistiche di oltre quarant’anni fa che rispondono al nome di
Telaio Magnetico o N.A.D.M.A., espressioni volutamente provocatorie di un
rumorismo quanto mai concreto), dove le due personalità si adoperano per creare
qualcosa di misterioso ed eccentrico. I due lunghi pezzi si sviluppano grazie
alla chitarra di Spaccamonti e le trame aspre e contrastanti di Beauchamp, un
insieme che produce un platter con tratti disarmonici e talvolta al limite della
cacofonia. Le visioni filmiche di Spaccamonti (uno che collabora con il Museo
del cinema di Torino per la sonorizzazione di film muti e che ha realizzato
colonne sonore per documentari e film) contrastano con l’approccio noise dello
statunitense e vanno a formare un quadro dove psichedelia, manipolazioni di
suoni e post rock si incontrano e sviluppano un disco fortemente sperimentale. Torturatori è un’esperienza disturbante,
su cui diviene anche complicato esprimere un giudizio, di difficilissima
assimilazione e consigliata solo a chi è davvero avvezzo a certe sonorità così
concrete seppure figlie di un aleatorio istante di libertà creativa. (Luigi
Cattaneo)
Torturatori (Teaser Album)