sabato 3 giugno 2017

SINATRAS, Drowned (2017)

Risultati immagini per sinatras drowned
 
Drowned è l’esordio dei Sinatras (dopo un ep del 2014), un lavoro pieno di death, metalcore e thrash, ottimamente suonato e vera manna per i fan di band seminali per il genere come Carcass e Pantera ma anche per chi è cresciuto con l’ondata americana di fine anni ’90 che vedeva in Hatebreed e primi Mudvayne colonne del nuovo crossover. I ragazzi hanno padronanza dei loro strumenti e pur traendo spunto dai gruppi del passato risultano ben piantati nel presente e assolutamente attuali. L’iniziale title track è chiarificatrice di ciò che ci attende, con l’immancabile e irrefrenabile doppia cassa che sostiene le scorribande del gruppo e un cantato estremamente violento e tipicamente in growl. Non che 24/7 sia da meno in quanto a potenza, anche se appare un’inaspettata vena melodica che coincide con delle aperture ai limiti del new metal. A poco a poco i Sinatras fanno emergere soluzioni più accattivanti come in Cockroach (pur se comunque permane una certa dose di thrash metal) e costruzioni strutturate che includono chorus pregevoli, parti death e pulsioni metalcore, elementi che si fondono in Something to hate. Il suono assume quindi delle variabili che trovano risconto in Flow e nella cover di You spin me round dei Dead or Alive, prima delle violente Los 43 e Miss Anthropy, pezzi sempre in bilico tra thrash e melodic death metal. Anche il finale si mantiene su livelli di energia non indifferenti, con la feroce Back in Frank, la slayeriana Blind fury (mai nome fu più adatto … ) e Spiral hell che chiude un debut che riesce saggiamente a far collimare furia distruttiva e fraseggi ampiamente melodici. (Luigi Cattaneo)
 
Drowned (Video)
 

Nessun commento:

Posta un commento