Quinto disco per Vincenzo
Ricca e il suo The Rome Pro(g)ject, ensemble da sempre aperto a collaborazioni
e partecipazioni esterne, nomi di spicco della scena progressive che hanno
spesso donato prove brillanti al servizio della causa. Non fa eccezione V –
Compendium of a lifetime, splendido lavoro uscito nel 2022 che vede Ricca
(tastiere, basso) accompagnato in tutti i brani da Daniele Pomo (batteria,
conosciuto soprattutto per far parte dei RanestRane), importantissimo nell’economia
dell’album. Come sempre l’ispirazione di Ricca deriva dalla sua passione per la
storia romana, nel caso specifico la disciplina militare, Giulio Cesare, gli
imperatori e l’eruzione del Vesuvio, temi trattati con enfasi e pathos dall’autore,
che dopo un maestoso intro presenta subito la traccia maggiormente elaborata
del disco, la title track di oltre 13 minuti che vede impegnati Franck Carducci
al basso, David Jackson (Van Der Graaf Generator) ai fiati, Steve Hackett (Genesis)
alla chitarra e Bernardo Lanzetti (Acqua Fragile, P.F.M.) alla voce, per un
risultato finale soave, intenso e magicamente progressivo. La breve e
drammatica Vesuvius ci conduce a The last night in the world dove
stavolta troviamo Tony Patterson alla voce, Roberto Vitelli (Taproban,
Ellesmere) al basso, Nick Magnus al piano e Steve Hackett, e il risultato è di
nuovo magnifico, un prog rock sinfonico elegante e raffinato. Le due parti di Have
Caesar vedono Tony Levin al basso e Paolo Ricca alla chitarra, ottimi nel
muoversi con classe all’interno di un sound orchestrale complesso e ricco di
tempi dispari, in cui la sezione ritmica appare veramente compatta. Anche Morituri
te salutant non cambia registro, se non per le belle parti di flauto di
John Hackett, che ritroviamo anche nella seguente Gladiatores, in cui è
presente anche il fratello, per un risultato complessivo intricato e di grande
fascino. Splendida anche la bonus track Exegi Monvmentvm 2021, che
suggella uno dei lavori meglio riusciti del percorso di Vincenzo Ricca, sin qui
sempre interessante e ricchissimo di spunti. (Luigi Cattaneo)