sabato 24 giugno 2017

PAUL BEAUCHAMP & PAOLO SPACCAMONTI, Torturatori (2017)


L’incontro spregiudicato tra l’americano Paul Beauchamp (armonium elettrico e synth), rumorista assuefatto da elettronica molesta e un certo drone ambient enfatico e Paolo Spaccamonti (chitarra), sperimentatore di suoni e soluzioni cinematografiche ardite, ha portato alla nascita di Torturatori, un disco coraggioso e registrato in una singola session. Con loro in White side Gianmaria Aprile dei Luminance Ratio, impegnato alla chitarra nella prima parte del lavoro (la seconda è Black side), per quella che è a tutti gli effetti un’improvvisazione, il momento irripetibile di un incontro affascinante e singolare (un po’ come si sviluppava il discorso di produzioni avanguardistiche di oltre quarant’anni fa che rispondono al nome di Telaio Magnetico o N.A.D.M.A., espressioni volutamente provocatorie di un rumorismo quanto mai concreto), dove le due personalità si adoperano per creare qualcosa di misterioso ed eccentrico. I due lunghi pezzi si sviluppano grazie alla chitarra di Spaccamonti e le trame aspre e contrastanti di Beauchamp, un insieme che produce un platter con tratti disarmonici e talvolta al limite della cacofonia. Le visioni filmiche di Spaccamonti (uno che collabora con il Museo del cinema di Torino per la sonorizzazione di film muti e che ha realizzato colonne sonore per documentari e film) contrastano con l’approccio noise dello statunitense e vanno a formare un quadro dove psichedelia, manipolazioni di suoni e post rock si incontrano e sviluppano un disco fortemente sperimentale. Torturatori è un’esperienza disturbante, su cui diviene anche complicato esprimere un giudizio, di difficilissima assimilazione e consigliata solo a chi è davvero avvezzo a certe sonorità così concrete seppure figlie di un aleatorio istante di libertà creativa. (Luigi Cattaneo)
 
Torturatori (Teaser Album)
 

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