I Wendy?! nascono nel 2008 intorno al chitarrista e cantante Lorenzo Canevacci, già chitarrista dei Bloody Riot, tra le più note Hardcore band italiane degli anni ’80.
Nel 2012 esce il primo album “Eleven”, seguito da “Notebook” nel 2014 e “Idols & gods” nel 2017, entrambi per la Tide Records, albums con i quali i Wendy?! ottengono un ottimo riscontro di pubblico e critica nazionale ed internazionale.
In the temple of feedback
“Per parlare del nuovo lavoro dei Wendy?! “In the temple of feedback” vorrei partire da un flashback e tornare indietro ai tempi in cui, con un manipolo di altri adolescenti incazzati a causa della repressione che prendeva forza da motivazioni “Antiterroristiche”, abbiamo iniziato ad imbracciare gli strumenti per cercare di incanalare la nostra rabbia in maniera creativa. Erano gli anni degli scontri per le strade, gli anni del ministro dell’interno Cossiga e delle leggi speciali, e la nostra voglia di esprimersi in musica era legata al nostro desiderio di rivalsa e di rivolta. Sono passati 4 decenni, tutto sembra essere cambiato, il mondo non è più quello di un tempo; ma, se riportiamo tutto all’essenza, ai valori primari, tutto è rimasto uguale. Non siamo più adolescenti, certo, ma l’urgenza, la voglia di usare il rock n’ roll per comunicare le storture di questa società ed esprimere il nostro pensiero attraverso la musica è rimasta la stessa. Per il Lorenzo 58enne di oggi, i Wendy?! sono esattamente quello che furono i Bloody Riot per il Lorenzo adolescente: il mezzo per esprimere il proprio essere alternativo a un sistema che cerca di ingabbiarci, e comunicare i propri pensieri e i propri valori attraverso la musica che ha amato da sempre: il rock n’ roll, quello vero, sincero ed istintivo, senza nessuna concessione alle mode del momento o alle richieste del mercato. Esprimere al cento per cento quello che sento e cercare di realizzare un lavoro che rispecchi quello che cerco quando mi approccio ad un album da ascoltatore. Era così quando suonavo furioso hardcore punk, ed è così per queste nuove 10 tracce. Ai giorni nostri il mondo sembra essere cambiato, ma una nuova forma di repressione sta facendo crescere l’urgenza di tutti coloro che come noi usano la musica come forma d’espressione. Da più di un anno tutto il mondo della live music è stato imbavagliato ed è fermo, questa volta con motivazioni che non sono legate al terrorismo bensì (pseudo) sanitarie. La cosiddetta lotta al Covid 19 ha fermato i palchi e azzerato concerti, le esibizioni e chiuso tutti gli spazi prima esistenti. Non potevamo accettare passivamente tutto questo, l’impossibilità di salire su un palco per comunicare con tutti voi è una ferita molto difficile da cauterizzare. Abbiamo così deciso di utilizzare il tempo che non potevamo dedicare all’attività LIVE per scrivere ed arrangiare nuovi brani. E in seguito registrarli per pubblicare un nuovo album nonostante tutto quello che stava accadendo intorno. Quando abbiamo pubblicato “Idols and Gods”, il nostro ultimo lavoro nel 2017, pensavamo di aver realizzato “il disco” definitivo dei Wendy?!. Confortati anche dalle reazioni e dalle ottime recensioni credevamo di esserci superati, e che sarebbe stato difficile fare di meglio. “In the temple of feedback”, giorno dopo giorno, brano dopo brano, ci ha dimostrato che è sempre possibile progredire. Personalmente credo che sia un ulteriore passo avanti, sia nella scrittura dei brani e nell’esecuzione, sia nella produzione. Lo stile delle composizioni, nello stile dei Wendy?!, è molto vario, ma il sound è compatto ed omogeneo nel suo essere molto rock n’ roll e particolarmente bluesy come scrittura. La produzione, come in precedenza curata da David Petrosino e realizzata interamente nei nuovi studi della TIDE Records, esalta la compattezza della band. La nuova sezione ritmica, con Paola Croft al basso insieme al fedele Luca Calabrò, motore inesauribile dietro i tamburi, sempre più trascinante in studio e dal vivo, permette alle mie melodie e alle mie chitarre, coadiuvate dalla ritmica di Alessandro Ressa, di trovare una struttura energica e a tratti punkeggiante su cui appoggiarsi. Una sintesi a mio parere perfetta dei miei mondi e delle mie aspirazioni musicali. I testi spaziano dalle tematiche personali e più intime a quelle più sociali. Il brano più “politico” in questo senso è forse “T.N.M.A.” che sta per Tecnological New Middle Age. Preciso che il mio profetizzare l’arrivo di un nuovo medioevo (tecnologico) risale a prima dell’emergenza attuale, avendo scritto il brano un paio di anni fa. L’arrivo del Covid e di tutto quello che ne è conseguito non ha fatto altro che rafforzarmi nelle mie convinzioni.”
(Lorenzo Canevacci)
Track List:
01 - Intro
02 - TNMA
03 - The king of mud
04 - Rock these ancient ruins
05 - 27th dream
06 - Welcome to the temple
07 - Because of you
08 - Spider girl
09 - What did you get
10 - A song for Johnny
Musicians:
Lorenzo Canevacci: vocals, electric and acoustic guitars, harmonica
Alessandro Ressa: rhythm guitar, back vocals
Paola “Croft” Altobelli: bass, back vocals
Luca Calabrò: drums
Produced by David Petrosino
Recorded, mixed and mastered by
David Petrosino and Raimondo Mosci
at Tide Records' Studios
Cover design and artwork by Terrence Briscoe