Splendido ritorno per i
Merging Cluster (Gabriele Marconcini voce, già nei Raven Sad, Marco Casalini
batteria, Roberto Manzani basso, Gianfilippo Innocenti chitarra, Emiliano Galli
tastiere), autori di un progressive rock dalle tinte autunnali che fanno di questo
Peak of ephemeral light un lavoro perfetto per queste giornate di bruma.
Il quintetto posa lo sguardo anche sul new prog britannico di Marillion e Iq,
oltre che sul versante maggiormente hard dei Queensryche di Promise land,
senza però risultare copia pedissequa di band o periodi storici, anche perché lo
spettro compositivo è ampio e la capacità di scrittura fa il paio con doti
autorali di rilievo. Ne sono esempio brani come Subjective doubles syndrome,
Planning the renaissance e Over [you], splendidi momenti di un album
suggestivo e delicato. (Luigi Cattaneo)
The shadow line (Video)
Nessun commento:
Posta un commento