domenica 29 dicembre 2024

AIRPORTMAN, Ed è subito autunno (2024)

 


Nuovo lavoro targato Airportman, progetto da sempre artefice di un sound a cavallo tra soundtrack, post, psichedelia e ambient, elementi che in parte ritroviamo anche in questo Ed è subito autunno, un album fortemente malinconico e suggestivo, caratteristiche che spesso hanno caratterizzato i dischi della band. La differenza rispetto ad altre uscite è che ci troviamo fondamentalmente dinnanzi ad un’opera concepita da Giovanni Risso e Marco Lamberti con le loro chitarre, un dialogo tra i musicisti volutamente senza sovraincisioni, talvolta scarno, sintetico, ma estremamente spiccio e diretto. L’approccio maggiormente asciutto rispetto a produzioni del passato non è però un’aggravante, quanto l’ennesima manifestazione di come Airportman concepisca l’arte, senza barriere, senza filtri, senza recinti, una dimensione di assoluta libertà comunicativa, sospinta da un’etichetta, la Lizard Records di Loris Furlan, da sempre in prima linea per il nostrano (e non solo) underground. (Luigi Cattaneo)

lunedì 23 dicembre 2024

ANDREA ZACCHIA, HBPM (2024)

 


Primo lavoro solista per l’ex chitarrista dei Bridgend Andrea Zacchia, qui in trio jazz con Angelo Cultreri all’Hammond e Maurizio De Angelis alla batteria. Curioso il titolo del disco, HBPM, acronimo di High Beat Per Minute ma anche tributo all’Hard Bop e a Pat Martino, influenze che emergono nette lungo l’ascolto dell’album, assolutamente gradevole in tutta la sua durata. Non ci sono tracce della band di cui ha fatto parte per diversi anni Zacchia, quindi nessuna trama post rock o progressiva tra le pagine di HBPM, una scelta netta spiegata con cura da Andrea stesso. L’idea dell’album nasce nel 2023, dopo un anno di intensa attività live del mio Hammond Trio, un progetto dedicato principalmente a Montgomery in occasione del centenario della sua nascita. Con Cultreri e De Angelis abbiamo trascorso molto tempo insieme cercando un sound che fosse energico come quello degli organ trio di Montgomery e Martino e i quattro brani inediti del disco sono frutto di quel lavoro di ricerca. Oltre agli inediti contiene quattro brani standard, che rappresentano altrettanti importanti momenti musicali della mia vita che volevo fissare in questo disco come una fotografia. Si sviluppano così omaggi come The days of wine and roses di Henry Mancini e How insensitive di Jobim, ma anche composizioni originali come The ambush, che si muove agile tra swing e bossanova e Giordano’s Blues, classica ma coinvolgente. Send in the clowns di Stephen Sondheim, tratta dal musical A little night music, qui arrangiata per chitarra, è la piacevole chiusura di un esordio ricco di suggestioni. (Luigi Cattaneo)


mercoledì 18 dicembre 2024

BUTTERFLY, Hit (2024)

 


Notevole lavoro in trio quello dei Butterfly (Bruno Marinucci chitarra, Pierpaolo Ranieri basso, Marco Rovinelli batteria), che fondono in Hit jazz rock, psichedelia e post, un crossover intelligente, tenuto insieme dall’utilizzo lieve ma incisivo dell’elettronica. I sette brani presenti nel disco scorrono via e colpiscono per personalità e idee, ma d’altronde ci troviamo dinnanzi a musicisti esperti e dal grande bagaglio tecnico, capaci di gestire le varie influenze senza perdercisi dentro. La forza che emana questa terza uscita strumentale trova in brani come Artemisio o Petricore lo sbocco naturale su cui si muove con grande naturalezza la band, che ha saputo creare uno spartito sì complesso ma fruibile, strutturato ma non ripiegato su sé stesso, quanto più comunicativo e dal brillante piglio. Balzo in avanti e maturazione definitiva per un progetto davvero interessante e curioso. (Luigi Cattaneo)


martedì 17 dicembre 2024

B.I.T. DUO, Puccini, my love (2024)

 


Arriva al terzo disco il B.I.T. duo (Manuela Pasqui al piano e Danielle Di Majo al sax), che con Puccini, my love, si cimenta nella rilettura di alcuni passaggi che hanno segnato la vita del celebre compositore nativo di Lucca. Oltre agli omaggi celebri, il duo ha scritto anche alcuni brani di proprio pugno, rimarcando la vena jazz del progetto, che sposa, con armonia, arie d’opera di Puccini. O mio Babbino caro, Mi chiamano Mimì o In quelle trine morbide sono momenti altamente suggestivi ed eleganti di un album intriso di melodie indimenticabili, in cui le due interpreti si sono cimentate in maniera coraggiosa e brillante. I temi vengono quindi esposti in modo personale ma sempre tenendo in grande considerazione l’arte del Maestro toscano, con diverse elaborazioni che donano una certa consistenza all’insieme proposto. La prospettiva di poter lavorare su altre immortali pagine dei tanti compositori italiani che hanno segnato l’opera mondiale, potrebbe essere la base da cui partire per sviluppare ulteriori tributi alla nostra tradizione classica. (Luigi Cattaneo)




martedì 10 dicembre 2024

SOUTHLANDS, Still play'n (2024)



Interessante ritorno per i Southlands (Dario Saini voce, Riccardo Caldin basso, Michele Romani batteria, Fabrizio Sgorbini chitarra, Roberto Semini chitarra), una band da sempre guidata dalla passione per il rock, il folk e il country di matrice americana, quello di Bruce Springsteen, Bob Dylan, John Mellencamp e Creedence Clearwater Revival. Dall’esordio sono passati ben 15 anni, e il tempo ha portato la band a costruire questo corollario di Americana che risponde al nome di Still play’n, dove non mancano accurati risvolti bluesy e southern, oltre ad una serie di ospiti di grandissimo livello (tra cui Sara Cantatore alla voce, Marco Rovino alla chitarra, Mario Zara alle tastiere, tra i maggiormente presenti nelle varie tracce). Un album evocativo e accattivante, tipico di certa musica Made in USA, maneggiata con grande esperienza da una band che è tornata con un disco davvero di grande fascino. (Luigi Cattaneo) 

On the border (Video)



venerdì 6 dicembre 2024

DIEGO BANCHERO TRIO, Il comunicato stampa di Gathered Lectures from a Lifetime

Primo album de Il Diego Banchero Trio in uscita il prossimo 18 gennaio 2025. Il titolo sarà: “Gathered Lectures from a Lifetime”. 


Il progetto solista di Diego Banchero (musicista noto soprattutto per essere il bassista e compositore della band genovese Il Segno del Comando) giunge finalmente alla prima uscita discografica dopo quasi due anni di regolare attività live. Il disco è stato registrato in presa diretta al Nadir Studio (Genova) nel novembre 2023, ma si è atteso un anno per concludere tutte le fasi di produzione a causa dell’intensa mole di impegni di Diego su altri frangenti artistici. Ora i tempi sono maturi! La track list di quest’opera e caratterizzata da 12 composizioni strumentali. Alcune di esse sono nuovi arrangiamenti di opere già pubblicate nei dischi dei progetti nei quali Diego è stato compositore. Non mancano neppure brani originali scritti appositamente per questo lavoro. Il risultato finale può essere descritto coma una sorta di jazz rock a tinte scure nel quale le sonorità darkeggianti si fondono con influenze derivanti dal funk delle colonne sonore dei film “poliziotteschi” anni ’70. Il titolo di questo lavoro è “Gathered Lectures from a Lifetime” e hanno partecipato Roberto Lucanato alla chitarra e Fernando Cherchi alla batteria (entrambi collaboratori di lunga data di Diego). La produzione è affidata alla Tricephale Independent Production. L’opera verrà stampata in CD nel numero di 200 duecento copie. Per info, preorder o acquisto è possibile scrivere all’indirizzo E-mail diegobanchero@alice.it. 

Il disco verrà presentato nella data di apertura delle Lady Prog Nights che si svolgerà proprio il 18 gennaio 2025 presso L’Angelo Azzurro di Genova.



giovedì 5 dicembre 2024

MARK WINGFIELD, The gathering (2024)

 


Ottimo ritorno per Mark Wingfield, chitarrista che ha trovato nella Moonjune Records l’etichetta ideale per esprimere le sue idee e il suo talento. Registrato insieme a Gary Husband (tastiere, piano e batteria in tre brani), Asaf Sirkis (batteria), Tony Levin e Percy Jones (a dividersi le parti di basso), The gathering è un lavoro che abbina progressive e fusion con grande esperienza, complice anche una delle migliori line up che si possano trovare nei dischi di Wingfield. Le trame strumentali che caratterizzano l’opera hanno diverse sfumature, tutte incentrate su una certa libertà esecutiva, atta a esplorare costruzioni insolite ma brillanti (su tutte The corkscrew tower, The listening trees e The lost room). Le classiche escursioni tra generi degli album di Mark, e più in generale dell’etichetta di Leonardo Pavkovic, trovano in The gathering una visione d’insieme che mostra come ci si possa muovere lungo più binari, risultando credibili e interessanti. (Luigi Cattaneo)


martedì 3 dicembre 2024

Q-BIZM, Corduroy shorts (2020)

 

Bellissima scoperta i Q-Bizm, band che tornava in pista con questo Corduroy shorts nel 2020 (dopo un esordio addirittura del 2004!), e che da allora non ha purtroppo più pubblicato nulla. Le atmosfere evocate da Francesco Corrias (batteria), Etn Hunyady (chitarra), Filippo Gaetani (basso, chitarra, voce), Francesco Longhi (tastiere), Alessandro Riccucci (sax), Stefano Lunardi (violino) e Thomas Murley (voce) rimandano al jazz rock, al funky, al Canterbury sound e al prog settantiano, tra brani ammalianti e trame strumentali ineccepibili. Un lavoro che probabilmente beneficia anche della durata, 35 minuti circa, che rendono l’ascolto ancora più fluido e dinamico, con l’alternanza tra cantato e strumentale che risulta piuttosto azzeccata. Basti ascoltare la funkeggiante 3131, la dinamica Black truck o la coinvolgente Kyodo Shuffle per rendersi conto della qualità dei toscani, bravissimi nel sintetizzare egregiamente e con naturalezza le varie anime dell’eclettico progetto Q-Bizm. (Luigi Cattaneo)

3131 (Video)




domenica 1 dicembre 2024

QUANAH PARKER, Nel castello delle fate (2024)



Tornano a distanza di ben 9 anni i Quanah Parker del tastierista Riccardo Scivales (ma in mezzo c’è stato il succulento DVD+CD A Big Francesco: Live at Festival Rock Progressive 2016-2018, uscito nel 2019), tempo che è servito, a sentire la nuova opera da poco pubblicata, a maturare ulteriormente un sound intriso di suggestioni e visioni. Il progressive sinfonico dei veneti, in giro da inizio anni ’80 nella prima storica formazione, trova in questa terza prova in studio, Nel castello delle fate, l’espressione massima sin qui elaborata, complice anche una line up completata da Meghi Moschino (voce, percussioni), Giovanni Pirrotta (chitarra), dall’ex Elisir D’ambrosia Alessandro Simeoni e da Paolo Ongaro (batteria), tra le migliori avute nel corso della carriera (da segnalare come Special Guest in alcune composizioni anche una figlia di Riccardo, Martina Scivales). Il tastierista, da par suo, è stato bravissimo nel costruire un immaginario fiabesco ma anche onirico ed esoterico, un racconto sviluppato testualmente dalla Moschino da seguire passo dopo passo e che ha l’innata capacità di evocare immagini. Nel castello delle fate è un concept album sul Potere Guaritore della Musica, un potere che è tanto più forte quando ti è donato dalle mani di una Donna. Il suo protagonista è un uomo che si è smarrito e giunge in un misterioso castello abitato da bellissime Dame Fatate. Al suo arrivo, esse fuggono e si disperdono su per lo scalone del castello, per poi invitarlo ognuna nella propria stanza e sedurlo con la loro Bellezza e le loro Arti Magiche. Con ammalianti melodie e la forza del loro Amore, lo guariscono infine dai suoi mali fisici e interiori. Il protagonista è ora un uomo nuovo, che esce dal Castello e si ritrova bambino a camminare tra l’erba alta di un meraviglioso prato luminoso, dove sua madre lo attende e lo prende per mano. Chi conosce la band sa cosa aspettarsi, tra aperture sinfoniche, tempi dispari, strutture elaborate come non mai e una scrittura sempre attenta a stare in bilico tra complessità e immediatezza, aspetti che ritroviamo in brani pieni di grazia come Intrada e voci di fateStanze di luci antiche Strega fatata, Fata stregata, che sanno essere soavi, energici e raffinati. Nel castello delle fate è il disco maggiormente compiuto dei Quanah Parker, un lavoro ricco di pathos e pregno di una simbologia mistica non banale, un’affermazione che meriterebbe una maggiore esposizione, magari quella del palco del 2Days Prog + 1 di Veruno 2025 … (Luigi Cattaneo)

Strega fatata, Fata stregata (Video)

https://www.youtube.com/watch?v=arp9YT6yBbc