Terzo album in poco più
di due anni per Claudio Fasoli NEXt 4et, che con Hasard (ancora
pubblicato da abeat) conferma lo spirito e la visione di cui sono intrisi i
suoi ultimi ottimi lavori. Il sassofonista veneziano non è però autore lineare
e anche stavolta trova il modo di proporre trame fantasiose e creative, coadiuvato
da Simone Massaron (chitarra, elettronica), Tito Mangialajo Rantzer
(contrabbasso) e Stefano Grasso (batteria), bravissimi nello sviluppare con
fluidità e intelligenza idee sempre personali. D’altronde avere un punto di
vista proprio è caratteristica dell’intera carriera di Fasoli, oltre 50 anni
condivisi con musicisti di differente estrazione, ma con il denominatore comune
del coraggio. Aspetto che gioca un ruolo chiave pure in Hasard, dove
anfratti elettroacustici e pulsioni jazz rock incontrano soluzioni atmosferiche
portatrici di spettri inquieti, come la porta socchiusa dell’artwork, una foto
di Claudio, che suggerisce, cela, non mostra cosa ci possa essere oltre. Il passato
come spinta per nuove contaminazioni, essenziali ed eleganti, un’estetica
precisa in cui si muovono silenzi e profonde scosse, un principio di
intermittenza gestito all’interno di uno spazio dove ogni cosa ha la propria
funzionalità comunicativa. Hasard è l’ennesima dimostrazione di costanza
di un Maestro capace sempre di suscitare sentimenti in chi ascolta, oltre che
prospettare nuovi capitoli di una ricerca non ancora giunta alla sua
conclusione. (Luigi Cattaneo)
Rit (Video)