venerdì 29 novembre 2024

SILENZIO PROFONDO, Terra Madre (2024)

 

Terzo disco per i Silenzio Profondo, band attiva dal 2006 e di cui abbiamo spesso parlato dalle pagine del portale. Anche questo nuovo lavoro conferma il quintetto (Maurizio Serafini voce, Gianluca Molinari chitarra, Manuel Rizzolo chitarra, Tommaso Bianconi basso, Alessandro Davolio batteria) tra i gruppi di punta dell’heavy nostrano, rigorosamente cantato in italiano e con uno sguardo al progressive metal, una costante che probabilmente negli anni è andata ad accentuarsi, passo dopo passo. È facile quindi incontrare soluzioni in odore di Iron Maiden, Saxon e Strana Officina, seppure la strada intrapresa dai mantovani sia sempre più personale e matura, e conferma arriva dall’attuale Terra madre (ancora distribuito dall’eccellente Andromeda Relix), un album pieno di idee, strutturate adeguatamente e rifinite da un songwriting davvero interessante. Ne sono esempio brani come l’aggressiva Terra 51, la progressiva Quarantena o la classicheggiante Tempesta di meteoriti, tra gli episodi maggiormente suggestivi di un ritorno che mette di nuovo in luce il talento espressivo di una solida realtà dell’italico underground. (Luigi Cattaneo)

Uomo sospeso (Official Video)



martedì 19 novembre 2024

RACHEL GOULD & SAL NISTICO, Anthology Quintet 1984 (1984)

 

Reperto storico per Rachel Gould (voce) e Sal Nistico (sax), accompagnati qui da Frank Stagnitta (piano), Victor Kaihatu (contrabbasso) e Clarence Becton (batteria), un disco che arriva ai giorni nostri grazie all’intraprendenza della Caligola Records, eccellenza italiana quando si parla di jazz. La Gould, in giro dai primi ’70, ma ancora oggi tra le più dotate voci in circolazione quando si parla di jazz, con all’attivo collaborazioni con nomi di spicco (tra cui Chet Baker), dimostra in questa registrazione del 1984 (svoltasi alla Bayerischer Rundfunk, emittente radio di Norimberga) lo stato di grazia in cui versava lei, il suo compagno Sal (scomparso prematuramente nel 1991) e i musicisti che la seguivano, tecnicamente ineccepibili e sospinti da una grazia percepibile sin dalle iniziali Empty room e Why do your children cry?. Le note classiche della seguente Dancing on a Dime ci conducono a metà album, dove incontriamo Birthday blues, lungo brano pregno di pathos e sentimento, prima di This Merry-Go-Round e More of me, due composizioni che oscillano tra malinconia, melodie vellutate e aperture solistiche. Chiusura affidata alla strumentale Vain regret, splendido episodio finale di un album consigliatissimo per chi vuole scoprire o riscoprire due figure importanti ma troppo poco citate del jazz. (Luigi Cattaneo)

Full Album



QUARTET DIMINISHED, Deerand (2024)

 

Con lo sguardo sempre proiettato in territori “altri”, fiera di aver dato voce a gruppi che si muovono con orgoglio lungo traiettorie coraggiose, in quella che è una sorta di missione. Stiamo parlando della Moonjune Records di Leonardo Pavkovic, che questa volta ci conduce in Iran, alla scoperta del Quartet Diminished (Ehsan Sadigh chitarra, Mazyar Younesi piano acustico, Soheil Peghambari clarinetto, sax, Rouzbeh Fadavi batteria). Il progetto, nato nel 2013 grazie alla volontà di Sadigh, arriva al quarto capitolo discografico miscelando jazz rock, R.I.O., prog e avanguardia, un viaggio strumentale dove le molteplici possibilità espressive vengono acuite anche dalla presenza di Tony Levin (basso nell’ipnotica Mirrorside e Chapman Stick in Allegro per il Rè, composizione dal mood persiano) e Markus Reuter (Touch guitar, soundscapes), ospiti di lusso di un lavoro molto corposo. La suite iniziale, Deerand, divisa in 4 parti, basterebbe da sola per promuovere il disco, una lunga traccia di 25 minuti che mostra le varie anime di cui è composta la musica della band, mentre l’ultimo brano da citare è Tehran II, probabilmente il più sperimentale del lavoro. Disco affascinante e particolare, evoluzione del sound sin qui creato dal quartetto, che sa essere sia ostico che comunicativo, in un crescendo di soluzioni ispirate e ricercate. (Luigi Cattaneo)

Deerand Pt. II (Video)



sabato 16 novembre 2024

LA TEMPESTA GENTILE, Ltg (2024)

 

Curioso duo nato nel 2021, La Tempesta Gentile propone una propria visione dello shoegaze, muovendosi con audacia tra effettistica, handpan, basso, batteria, riverberi tipici del genere e un suono saturo ma mai caotico. Gli emiliani mostrano professionalità e consapevolezza, guardando ai primi ’90 senza risultare copia pedissequa del periodo storico, anzi, l’idea di sviluppare la struttura portante attraverso il basso di Luca Canei (anche voce della band), sdoppiandolo letteralmente tramite due ampli (di cui uno per chitarra), risulta interessante sin dalle prime note di questo esordio. Tra le pieghe di LTG troviamo quindi nomi di culto come My Bloody Valentine e Slowdive, declinati attraverso le proprie urgenze, fatte di immagini e suggestioni, tratti grevi e malinconici, sezioni dilatate e passaggi umbratili. La voce di Luca, che rimane sottotraccia per tutto il lavoro, è un altro aspetto della ricerca del duo, che si completa con Giovanni Artioli (batteria, handpan), così come risultano importanti le tematiche trattate, con rimandi all’astronomia di certo non così frequenti in un album. Primo passo decisamente brillante per l’ennesima scoperta di casa Overdub Recordings. (Luigi Cattaneo)

Senza nome (Sole) (Video)



martedì 12 novembre 2024

GEOMETRY OF CHAOS, My philosopher (Singolo 2024)

 Magia, musica e demoni nel nuovo singolo dei Geometry of Chaos My philosopher

Quanto può essere potente la connessione con la musica? Può essere tanto forte da diventare un'ossessione che porta il compositore a rivolgersi a demoni e spiriti collegati alla creazione. Tra questi, Murmur, insegnante di filosofia e musica e demone della Goetia.

Nel video di “My philosopher” i simboli esoterici prendono vita durante i rituali di invocazione, assottigliando il confine tra mondo materiale e mondo spirituale: il demone possiede il protagonista, che viene travolto dalle note come da un fiume in piena.

Non solo un lyric video quindi, ma un racconto in piena regola ad accompagnare il nuovo singolo della band prog metal torinese Geometry of Chaos.

Per “My philosopher” la line up presenta il mastermind Fabio La Manna, autore di musica e testo, alle chitarre e al basso, Marcello Vieira alla voce, Charles Soulz (Maestrick, Imago Mortis) alle tastiere e la new entry Alex Vagnoni (Bologna Violenta, Dor, ex Dark Lunacy) alla batteria.

Mix di Fabio La Manna e Daniel Salcido (Command Space Audio – Chicago), mastering di Alex Vagnoni, video a cura di MVS studio.


Guarda qui il lyric video di “My philosopher” https://www.youtube.com/watch?v=PBcWUVI4ZbI&ab_channel=GeometryofChaos


Geometry of Chaos è un progetto progressive metal di Fabio La Manna, principalmente chitarrista, bassista, tastierista e autore della musica e dei testi.

Il progetto ha preso vita dalla fusione del suo lavoro solista e di ciò che restava della band Alchemy Room nel loro ultimo periodo con Davide Cardella (batteria sui primi due album), insieme a Charles Soulz alle tastiere.

La voce principale dei Geometry of Chaos è Marcello Vieira, a cui su alcuni brani si affianca Ethan Cronin.

Discografia: "Soldiers of the new world order" (2020), "Imaginary Friends" (2023).

STEFANO PANUNZI, Pages from the sea (2023)


Garanzia di qualità, Stefano Panunzi, autore spesso presente su queste pagine, sia per i lavori a proprio nome, sia per quelli targati Fjieri, torna con l’ennesima prova di qualità, accompagnato dalla solita pletora di musicisti di grandissimo livello (tra cui Mike Applebaum, Fabio Trentini, Pat Mastelotto, Jakko Jakszyk, Markus Reuter). Pages from the sea si apre con la strumentale Which truth, perfetta per introdurre l’ascoltatore nelle atmosfere del disco, che prosegue con Not waving, but drowning e The secret, splendidi episodi di un trittico iniziale davvero suggestivo. La classe compositiva di Panunzi emerge anche nelle seguenti The sea e You and I, mentre si torna a frangenti puramente strumentali con Steel waves, gradevole chiusura della prima parte di Pages from the sea. L’eleganza di Every drop of your love inaugura la seconda parte dell’opera, che prosegue con Simming to sea e I’m feeling so blue, pezzi che incarnano lo spirito di un progetto che meriterebbe sicuramente di più rispetto a quanto raccolto in quasi vent’anni di carriera. Ci avviciniamo alla conclusione dapprima con le ispirate melodie di Those words, e poi con le fresche trame di An autumn day e The sea woman, che chiudono in maniera perfetta l’ennesimo ottimo album corale di Panunzi. (Luigi Cattaneo) 


 

sabato 9 novembre 2024

DIEGO RIBECHINI, Colpevole (Singolo 2024)



Colpevole è il nuovo singolo di Diego Ribechini, un brano che riflette sulla tendenza della società moderna a puntare il dito e accusare senza assumersi le proprie responsabilità. In un mondo sempre più virtuale, in cui ci si nasconde dietro schermi e maschere digitali, Diego Ribechini pone una domanda chiave: chi è davvero il colpevole?

Colpevole (Video)

https://www.youtube.com/watch?v=gzgM83VEsUA 

Il testo di Colpevole si articola in tre parti: la strofa rappresenta una sorta di confessione da parte del protagonista, il bridge lo vede chiedere se sia lui stesso il vero colpevole, mentre il ritornello capovolge la narrazione, con il protagonista che si trasforma nell’accusatore. La canzone, con il suo tono incalzante e provocatorio, sfida l'ascoltatore a riflettere sulla superficialità con cui spesso si emettono giudizi senza guardare oltre le apparenze.

Diego Ribechini nasce a Volterra il 2 maggio 1978 e ha sviluppato una carriera artistica poliedrica, attraversando vari generi musicali e progetti creativi. Inizia con la band rock prog italiana Quintessenza, con cui realizza tre album e un EP, facendo esperienza nell'attività live del gruppo.

Successivamente, si avvicina al mondo del teatro musicale, scrivendo diversi libretti di musical, tra cui Draculea (vincitore di due premi nazionali nel 2007), Edward Georgie il musical. Diego pubblica anche due libri di poesie con Leone Editore e, nel frattempo, fonda una nuova band, gli Stoned Dogs, con cui incide l’album autoprodotto Randagio.

Gli Stoned Dogs rappresentano il trampolino di lancio per la sua carriera solista, che lo vede pubblicare due album: Dr40 Autofagia. Attualmente, Diego Ribechini è impegnato nella stesura di un nuovo musical dedicato alla figura di Giovanna D'Arco e nella preparazione del suo prossimo disco, la cui uscita è prevista per l’inverno.


mercoledì 6 novembre 2024

MANIDA, Foresìa (2024)

 

Esordio per i MaNiDa (Martina Bergonzoni voce, Niccolò Zanella sassofono, Matteo Padoin contrabbasso, Daniele Patton batteria), un debutto uscito qualche mese fa per l’etichetta norvegese AMP Music & Records. La visione musicale del quartetto, dai forti connotati jazz, trova nelle armonie corali il vero punto di forza, connotazione di un album variegato, che profuma di classicità ma non disdegna aperture sperimentali, un intreccio di soluzioni raffinate e soprattutto personali. Tradizione e contemporaneità fluiscono in brani come Home, Roses o Glacier, che mostrano il grande lavoro di squadra del gruppo, che esprime fantasia nella scrittura e doti tecniche di rilievo, sempre espresse con una certa dose di equilibrio. (Luigi Cattaneo)

Glacier (Video)



martedì 5 novembre 2024

BLIND RIDE, Paranoid – Critical Method (2023)

 

Dopo l’ep Too fast for a sick dog del 2020, i Blind Ride (Marco Franceschelli voce, chitarra, Angelo Di Lella batteria, Piergiorgio Mastrantuoni basso) arrivano nel 2023 al primo full, Paranoid – Critical Method, un lavoro potente, dai tratti dissonanti, oscuro e velato di malinconia. D’altronde le tematiche portanti, disillusione, delusione e disincanto, hanno bisogno di un corollario sonoro adeguato per incidere, e il trio, con quella fusione di post punk e noise, tratteggia scenari cupi per la mezz’ora scarsa di durata dell’album. Surrogate of a dream, Relationship goals o Stranger to my eyes rappresentano la visione poco rassicurante dei molisani, che sanno colpire appieno attraverso un suono greve e viscerale. (Luigi Cattaneo)

Full Album (video)