Risale al 2019 l’esordio
dei Sommossa, trio trevisano formato da Diego Bizzaro (voce e chitarra), Paolo
Martini (basso) e Marco Tirenna (batteria), che con Autentica ha voluto
dar voce ad un’esigenza, quella di portare avanti dei valori che stiamo
progressivamente perdendo. La riflessione come spinta per migliorare,
attraverso un rock di matrice alternativa imparentato con Ritmo Tribale, Estra
e Malfunk, che trova nella voce graffiante di Bizzaro (che mi ha ricordato in alcuni
momenti, per timbrica, Ligabue) e nelle compatte ritmiche elementi su cui
concepire tredici tracce poderose e dai contorni oscuri. La lunghezza un po' eccessiva
dell’album è forse l’unica nota fuori posto, con la tensione drammatica che in
alcuni momenti cala fisiologicamente, ma è solo un appunto all’interno di un
quadro complessivo pregevole, con picchi come Se un Dio esistesse, Parto
decisamente sfiancante o Un pettirosso da combattimento, pezzi
ottimamente scritti e suonati. Le sonorità cupe di diversi passaggi toccano
anche il grunge e la wave, caricando di pathos La danza del titubante e Assecondalo,
altri frangenti in cui emerge la qualità dei veneti. In attesa di un ritorno,
anche live vista la forza della proposta, un esordio solido e incisivo che può
trovare più di un estimatore nel fitto underground nostrano. (Luigi Cattaneo)
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