Nati nel 2019, i XXII
Arcana guardano ai significati degli Arcani Maggiori dei Tarocchi di Marsiglia
e agli insegnamenti di Jodorowsky e lo fanno attraverso un black metal ferale
ma con ampie aperture melodiche, ricordando band come Behemoth, Deathspell
Omega e Dodheinsgard. Atto primo: 0-IIII è l’esordio degli emiliani, 30
minuti circa in cui Aeternus Inferis (voce e tastiere), Cross Builder (chitarra
e canto tuvan) e Wraith (batteria), insieme a Davide Laugelli (basso), mettono
in musica i primi cinque Arcani, una simbologia affascinante che inizia con Il
matto, dove un certo senso di oppressione si sposano perfettamente con la
natura esoterica della proposta. Un percorso psicomagico che prosegue con Il
bagatto, maggiormente old school, e La papessa, aperta da un
delicato intro di tastiere molto immaginifico, che viene prontamente spazzato
via da un brutale riff, con il brano che cresce d’intensità fino a diventare l’ideale
soundtrack di un film horror. L’imperatrice unisce la furia del black
con sezioni atmosferiche oscure, momenti recitati e parti strumentali dal
sapore psichedelico, mentre la conclusiva L’imperatore conferma la
naturale inquietudine della band, che ha siglato un primo passo corposo e a
tratti entusiasmante. (Luigi Cattaneo)
Il matto (Video)
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