Garanzia di qualità,
Stefano Panunzi, autore spesso presente su queste pagine, sia per i lavori a
proprio nome, sia per quelli targati Fjieri, torna con l’ennesima prova di
qualità, accompagnato dalla solita pletora di musicisti di grandissimo livello
(tra cui Mike Applebaum, Fabio Trentini, Pat Mastelotto, Jakko Jakszyk, Markus
Reuter). Pages from the sea si apre con la strumentale Which truth,
perfetta per introdurre l’ascoltatore nelle atmosfere del disco, che prosegue
con Not waving, but drowning e The secret, splendidi episodi di
un trittico iniziale davvero suggestivo. La classe compositiva di Panunzi
emerge anche nelle seguenti The sea e You and I, mentre si torna
a frangenti puramente strumentali con Steel waves, gradevole chiusura
della prima parte di Pages from the sea. L’eleganza di Every drop of
your love inaugura la seconda parte dell’opera, che prosegue con Simming
to sea e I’m feeling so blue, pezzi che incarnano lo spirito di un
progetto che meriterebbe sicuramente di più rispetto a quanto raccolto in quasi
vent’anni di carriera. Ci avviciniamo alla conclusione dapprima con le ispirate
melodie di Those words, e poi con le fresche trame di An autumn day e
The sea woman, che chiudono in maniera perfetta l’ennesimo ottimo album
corale di Panunzi. (Luigi Cattaneo)
Progressive Rock&Metal ma anche una panoramica su Jazz, Blues, Folk, Hard&Heavy, Psichedelia, Avanguardia, Alternative, Post Punk, Dark Rock. Un blog sulle sfumature della Musica.
martedì 12 novembre 2024
STEFANO PANUNZI, Pages from the sea (2023)
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