Con lo sguardo sempre
proiettato in territori “altri”, fiera di aver dato voce a gruppi che si
muovono con orgoglio lungo traiettorie coraggiose, in quella che è una sorta di
missione. Stiamo parlando della Moonjune Records di Leonardo Pavkovic, che
questa volta ci conduce in Iran, alla scoperta del Quartet Diminished (Ehsan
Sadigh chitarra, Mazyar Younesi piano acustico, Soheil Peghambari clarinetto,
sax, Rouzbeh Fadavi batteria). Il progetto, nato nel 2013 grazie alla volontà
di Sadigh, arriva al quarto capitolo discografico miscelando jazz rock, R.I.O.,
prog e avanguardia, un viaggio strumentale dove le molteplici possibilità
espressive vengono acuite anche dalla presenza di Tony Levin (basso nell’ipnotica
Mirrorside e Chapman Stick in Allegro per il Rè, composizione dal
mood persiano) e Markus Reuter (Touch guitar, soundscapes), ospiti di lusso di
un lavoro molto corposo. La suite iniziale, Deerand, divisa in 4 parti,
basterebbe da sola per promuovere il disco, una lunga traccia di 25 minuti che
mostra le varie anime di cui è composta la musica della band, mentre l’ultimo
brano da citare è Tehran II, probabilmente il più sperimentale del
lavoro. Disco affascinante e particolare, evoluzione del sound sin qui creato
dal quartetto, che sa essere sia ostico che comunicativo, in un crescendo di
soluzioni ispirate e ricercate. (Luigi Cattaneo)
Deerand Pt. II (Video)
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