giovedì 12 settembre 2024

HEAT FANDANGO, Reboot system (2021)

 

Uscito nel 2021, Reboot system è l’esordio degli Heat Fandango (Tommaso Pela chitarra e voce, Marco Giaccani farfisa e basso, Michele Alessandrini batteria), trio con alle spalle già una lunga gavetta nell’italico underground (Lush Rimbaud, Jesus Franco and the Drogas, NewLaserMen, Beurk!). L’esperienza del gruppo si traduce in un debutto fresco e brillante a base di garage e post punk, un sound ruvido, greve, con pochi fronzoli, sparato fuori senza compromessi. I tappeti creati da una vecchia Farfisa sono l’arma in più di un album che si muove tra azzeccati riff e ritmiche dai tratti opprimenti, colonna sonora di racconti fatti di disincanto e nera claustrofobia, un’attitudine che richiama band come Suicide, The Fall e Thee Oh Sees. In prossimità dell’uscita del nuovo Onde (ottobre 2024) è giusto riscoprire l’intrigante esordio del trio marchigiano. (Luigi Cattaneo)

Reboot system (Video)



lunedì 9 settembre 2024

GIANMARCO FERRI, On the scene (2024)

 

Jazz d’autore quello proposto dal chitarrista Gianmarco Ferri, accompagnato da Stefano Battaglia al contrabbasso e Luca Santaniello alla batteria, oltre che da Dave Kikoski al piano, bravissimo nell’inserirsi con efficacia nelle trame sviluppate dal trio. La scrittura di Ferri guarda certamente ai nomi tutelari della materia (Jim Hall e Grant Green in particolare), ma riesce a convincere per via di una propensione naturale nel cercare di proporre qualcosa di proprio, sostenuto anche da compagni di viaggio che paiono muoversi sulla stessa lunghezza d’onda emotiva. Il raffinato tratto di On the scene si declina sia quando ci troviamo ad ascoltare originali come So close (arricchita dal magistrale sax di Marcello Allulli) e New hope, tra be-bop e blues, sia quando vengono proposti standard come Unit 7 di Sam Jones e They say it's wonderful, che mostra un affiatamento collettivo notevole, su cui Ferri e Kikoski possono muoversi in piena libertà esecutiva. Jazz contemporaneo pieno di grazia per l’ennesimo centro in casa Gleam Records. (Luigi Cattaneo)

Mirage (Video)



giovedì 5 settembre 2024

RAFFAELE MATTA TRIO, Bandra West (2024)

 


Coproduzione tra Isulafactory e Lizard Records, Bandra West è il nuovo album del Raffaele Matta Trio, un lavoro multiforme e composito registrato sul finire del 2023. Matta, chitarrista che si distingue per personalità ed eclettismo, viene coadiuvato dagli ottimi Andrea Parodo (basso) e Nicola Vacca (batteria), autori di una prova mirabile, sviluppatasi all’interno di un contesto che parte dal jazz e finisce per filtrare con la rock fusion, sempre mantenendo uno sguardo verso la world music, con omaggi all’Asia e all’India in particolare. Un tributo a certi luoghi cari alla musica del trio, che ha il dono di saper coniugare sprazzi immaginifici con caratterizzazioni complesse, libertà esecutiva abbinata a soluzioni melodiche ispirate e suggestive. Traiettorie indefinite che marchiano brani come Delhi, Japan e 1012, trittico iniziale in cui si manifesta tutto il pensiero del sardo, che con la lunga Hanoi suggella un disco di confine, ponte tra culture e anime. (Luigi Cattaneo)


mercoledì 4 settembre 2024

LICORICE TRIP, Mexicaña (2024)

 


La sempre affidabile Overdub Recordings non sbaglia un colpo e stavolta propone i pugliesi Licorice Trip, quartetto formato da Gabriele Caruolo (basso, chitarra), Domenico Vescia (chitarra, voce), Angelo Dell’Olio (batteria) e Salvatore Giorgio (chitarra). Stoner, alternative e grunge fanno da sfondo a un lavoro denso di contenuti, frutto anche di una scrittura che guarda a Queen of the Stone Age e Kyuss senza scimmiottarli, proponendo così un disco diretto e senza cali di tensione. Riff di grande impatto, ritmiche compatte e un cantato funzionale alla proposta fanno di Mexicaña un album perfetto per chi ama perdersi in certe desertiche sonorità, basti ascoltare brani come Mardy fish, Sidney e Sagawa, tra i momenti migliori di un esordio ispirato e brillante. (Luigi Cattaneo)


domenica 1 settembre 2024

LUCA, Azalea (2024)

 

Primo episodio per questo nuovo progetto di Luca Negro, nato durante il periodo della pandemia, vede il bassista dei Temperance impegnato anche alla chitarra, con risultati devo dire davvero soddisfacenti. Con lui Alfonso Mocerino alla batteria, perfetto nel coadiuvare un sound che pare guardare al Djent di Tesseract e Periphery, sviluppato su ritmiche articolate e solismi accattivanti, segno anche della cura verso la scrittura che Luca ha posto in Azalea. Complessità e naturalezza esecutiva vanno a braccetto (basti ascoltare pezzi come One e Going uphill on a downhill, che vede Nino Negro al basso), ma è nell’insieme che ci troviamo dinnanzi ad un ep brillante, strutturato come vuole il genere ma anche fresco nelle sue raffinate melodie. L’espressività della title track, il pathos di Intra e le sofisticate trame di Three completano un primo passo decisamente interessante. (Luigi Cattaneo) 

Azalea (Video)