lunedì 21 aprile 2025

ORBITLANE, Guidance (Singolo 2025)

Gli Orbitlane tornano con Guidance, il nuovo singolo in cui atmosfere eteree e delicate si fondono con esplosioni di pura intensità. Un brano dinamico che alterna momenti sospesi e vocalità clean evocative a sfuriate di screaming acido e growl profondo, tutto incorniciato da un midtempo post-metalcore che richiama le sonorità di Architects, Bad Omens e Sleep Token.


Guidance affronta il tema del valore personale e di come le relazioni possano aiutarci a riscoprirlo. Nei momenti in cui ci si sente sbagliati fino a detestarsi, quando non si riesce più a credere in nulla, quando la luce e la speranza sono smarrite e ci si lascia consumare dentro dalle bugie e dalla paura, allora c'è solo una strada da percorrere: Entrust your tears to the fire, for snakes come to feast on despair. The trail I sought begins in hell where guidance blossoms in our hands (Affida le tue lacrime al fuoco, perchè i serpenti si nutrono della tua disperazione. Il sentiero che cercavo inizia all'inferno, dove [la luce che ci] guida fiorisce nelle nostre mani). Quella luce arriva dal supporto di chi ci ama, che diventa fondamentale per rialzarci, ritrovare la speranza e non lasciarci divorare dall'oscurità.

Guarda il videoclip di “Guidance quihttps://www.youtube.com/watch?v=1FqwT6CmFpg&ab_channel=Orbitlane

Orbitlane è una band metalcore formata nel 2022 a Venezia da Ion Panta, Mattia Levorato e Davide Tonetto. Dopo rapidi aggiustamenti alla formazione ora includono Daniele Stefani al basso e Andrea Chinellato alla voce. A novembre 2024 hanno pubblicato con Sorry Mom il loro primo singolo, Vicious. Orbitlane incorporano riff pesanti, breakdown, ritmiche melodiche e una produzione pulita alla voce di Andrea Chinellato che alterna tra clean e screaming vocals.

A parte l'aspetto musicale, la band si muove secondo un mindset preciso: “Orbita attorno a cose brutte e succederanno cose brutte. Orbita attorno a cose belle e succederanno cose belle. Chiamalo destino, chiamalo karma, chiamalo il serpente che si morde la coda, chiamalo come vuoi. In ogni caso, le tue azioni hanno delle conseguenze. Rialza la testa e prenditi le tue responsabilità. In questo modo non ti perderai.”

GIUSEPPE VENEZIA, I've been waiting for you (2024)

 


Ottimo lavoro del contrabbassista Giuseppe Venezia, che con questo I’ve been waiting for you, registrato insieme a Fabrizio Bosso (tromba), Attilio Troiano (sax, flauto), Bruno Montrone (pianoforte) e Pasquale Fiore (batteria), firma uno dei dischi più interessanti e brillanti usciti tramite Gleam Records nel 2024. Il contrabbasso di Prelude to a message apre la strada a Messaggeri, finemente scritta da Venezia e con la sezione ritmica che sostiene le impennate dei fiati e l’accorato apporto di Montrone, un affiatamento che sconfina nella delicata title track, ricca di dolci melodie e raffinati interventi solistici. Song for Gerald aumenta il groove complessivo, complice anche l’interplay tra i fiati, davvero valido ed elaborato, mentre Just a line from the past, introdotta accuratamente da Montrone, è una suadente ballata che con grande eleganza ci porta verso il finale del disco, dapprima con Blue Bird, fresca e vibrante composizione, e poi con The shortest story, finale immaginifico di un’opera pregna di umori, dai risvolti filmici, con trame narranti che ricordano alcune soundtrack legate ai film di Pupi Avati. È possibile acquistare il disco al seguente link https://gleamrecords1.bandcamp.com/album/ive-been-waiting-for-you (Luigi Cattaneo)


martedì 15 aprile 2025

HAND ON HEART, Space (2024)

 


Avevamo già incontrato recentemente Gianluca Niccoli (voce, tastiere) e Alessandro Moschini (basso), duo che ha dato vita al progetto Coffee & Flowers (due album recensiti su queste pagine l’anno passato), ed è con curiosità che accolgo questo gruppo formato insieme a Christian Evans (chitarra) e Sergio Leonetti (batteria), quartetto nato nel 2017 sotto il monicker Hand on Heart. L’hard rock di questo debutto guarda a quello classico degli anni ’80, risultando sicuramente gradevole per tutta la sua durata anche se forse eccessivamente prevedibile, aspetto che inficia in parte la riuscita complessiva del prodotto. Manca un po' di mordente, di tensione, anche nella voce di Niccoli, qualche sussulto che smuova da una certa linearità di fondo, seppure non si può negare che la band abbia profuso impegno e dedizione, con risultati altalenanti ma che lasciano intendere come ci sia materia su cui lavorare. Idee apprezzabili sono certamente presenti, vanno però maggiormente elaborate per renderle più accattivanti, anche in virtù delle tante band underground che affollano il settore, con la conseguenza che per emergere, o almeno per farsi apprezzare nel circuito, ci vuole qualcosa di più concreto e profondo. L'album, al netto di questi difetti, rimane godibile e lascia presagire come ci possano essere interessanti sviluppi per il prossimo futuro. (Luigi Cattaneo)


lunedì 14 aprile 2025

AETHER, Trans-Neptunian Objects (2024)

 

Secondo lavoro per i milanesi Aether, eclettico quartetto formato da Andrea Ferrari (chitarra, tastiere), Andrea Grumelli (basso fretless), Andrea Serino (Fender Rhodes, tastiere) e Matteo Ravelli (batteria, elettronica), abile nel gravitare in una linea di confine tra psichedelia, jazz, soundtrack, ambient e progressive. Dopo l’omonimo del 2023, è ora la volta di Trans-Neptunian Objects, un omaggio alla fantascienza, passione comune ai membri della band, e ispirato ad autori come D. Adams e J.G. Ballard, passando per i titoli della collana Urania e i film di Christopher Nolan e Ridley Scott. L’album è permeato di atmosfere evocative in odore di ECM, senza dimenticare un certo progressive dallo spirito avant e R.I.O., aspetti che ritroviamo in brani come Neptune (che nasce dall’omonima composizione di Richie Beirach), Magrathea (che tocca territori post) e Saturn (venato di una malinconica anima elettronica). Nota a parte per la suite conclusiva, Sidus, lungo trip progressivo che ripropone temi e sound esplorati ammantandoli di jazz e ambient, un finale notevole che suggella un ritorno davvero molto suggestivo. (Luigi Cattaneo)

Magrathea (Video)



venerdì 11 aprile 2025

CRYSTAL BULLETS, Wild Animal (singolo 2024)




Wild Animal è il nuovo singolo dei Crystal Bullets, una band capace di fondere rock classico e heavy metal moderno in uno stile evocativo e personale.

Il brano esplora temi di libertà, solitudine e identità perduta, dipingendo immagini intense e profonde che catturano l’ascoltatore in un viaggio emotivo e viscerale.

Attraverso sonorità dure e una ritmica incalzante, il protagonista si paragona a un animale selvaggio, vagando su una strada buia alla ricerca di un significato. Il brano esprime una battaglia interiore: la lotta per l’indipendenza, che tuttavia lascia dietro di sé una scia di alienazione e indifferenza. I ritornelli ripetitivi e carichi di energia amplificano il senso di disagio e forza, incarnando l'essenza di chi si sente fuori posto, ma al tempo stesso invincibile.

Nati nel 2022 a Colle Val d'Elsa, la "città del cristallo" che ha ispirato il loro nome, i Crystal Bullets si compongono di chitarra ritmica, chitarra solista, basso, batteria, tastiera e voce. Con testi che esplorano libertà e introspezione attraverso immagini visionarie, la band ha debuttato nell’aprile 2023 con il singolo Warriors of Life, affermandosi rapidamente nella scena rock emergente.

Nel 2023 sono stati finalisti a Sanremo Rock, mentre nel 2024 hanno calcato il palco del Summer in Hell, un evento underground toscano, consolidando la loro presenza live. Con Wild Animal i Crystal Bullets aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, confermando la loro capacità di emozionare con un rock autentico e potente.



SENSE OF URGENCY, Sense of Urgency (2024)

 


Nato nel 2018, il progetto Sense of Urgency (Roberto De Maria voce, chitarra, Andrea Meo batteria, pianoforte, Andrea Scipioni chitarra, Loris Romeo basso) da subito si contraddistingue per un crossover di generi, tra parti thrash metal, elementi prog e virate metalcore, aspetti che sono la base di partenza di questo primo omonimo ep. La breve durata permette comunque di tracciare un iniziale bilancio sul percorso sin qui intrapreso, con la band che mostra un approccio piuttosto variegato, con frangenti in odore di djent e altri maggiormente ragionati, così come le parti vocali alternano growl e pulito, in quello che potremmo definire un primo passo con tanta carne al fuoco, interessante ma anche da gestire con maggiore fluidità nelle prossime uscite discografiche. Il disco è acquistabile al seguente indirizzo https://senseofurgency.bandcamp.com/album/sense-of-urgency-2 (Luigi Cattaneo)


martedì 8 aprile 2025

TANZ AKADEMIE, Hullabaloo (2024)

 


Debutto fresco e interessante per i Tanz Akademie, sestetto piemontese che con Hullabaloo (edito da Overdub Recordings) si muove sulla linea di confine tra post punk e alternative rock, mostrando una scrittura che esalta il groove insito nella proposta, calato perfettamente all’interno di strutture per nulla banali. Coordinate che si venano di dark sound, pur muovendosi con agilità in un contesto fatto di melodie che si insinuano sottopelle ascolto dopo ascolto, basti prendere in esame brani come The ghost, Special town o Venice. Francesco Nada (sax, chitarra), Luca Assisi (chitarra), Matteo Boglietti (corno francese), Giovanni Lo Vano (voce, chitarra), Matteo Cicolin (batteria) e Michele Reggio (basso) definiscono con personalità un esordio variopinto, curioso proprio per il suo stralunato svolgimento, altalenante nella forma e nella sostanza ma estremamente affascinante. (Luigi Cattaneo)

sabato 5 aprile 2025

MISHA CHYLKOVA, Dancing the same dance (2024)

Interessante esordio per Misha Chylkova, londinese trapiantata a Milano ma che dall’Inghilterra porta con sé l’esperienza all’interno della scena anti-folk, in bella compagnia di artisti come The Ankward Silences e Extradition Order. Dopo alcuni singoli pubblicati tra il 2021 e il 2022, è ora la volta di Dancing the same dance (uscito tramite Gare Du Nord Records), dove Misha (che si divide tra voce, chitarra, synth, e-bow, steeldrum, autoharp e harmonium) viene accompagnata da Darren Hayman (basso, piano, chitarra, fisarmonica), Ian Button (batteria) e Jon Clayton (organo Philicorda). Indie folk e dream pop vanno a braccetto in questo elegante esordio, solo all’apparenza di semplice lettura, perché gli sviluppi di brani come Love. Or., The loop, Sparrows o la title track mostrano una certa cura e attenzione per il dettaglio, oltre che una complessità strutturale non scontata. Un insieme di composizioni molto personali, che guardano al mondo di Low, Angel Olson e Black Heart Procession, influenze centrifugate dal background di un’artista che giunge al debutto già con una propria maturità. (Luigi Cattaneo)

The loop (Video)




EGO DIVIDED, Fearless Reason (Singolo 2024)



Nel mondo di oggi, una delle paure più diffuse è il timore del giudizio altrui, soprattutto quando ci si espone attraverso l’arte. Come reagirà il pubblico? È questa la domanda che spesso frena chi sogna di esprimersi. Con il loro nuovo brano Fearless Reason, gli Ego Divided sfidano queste insicurezze, invitando a superare critiche e scoraggiamenti. Solo quando lasceremo andare le paure, dicono, potremo davvero vivere appieno il nostro viaggio. Musicalmente, il brano è una scarica di energia pura: riff affilati come lame si intrecciano su una base ritmica imponente e travolgente, mentre la voce spazia con maestria tra melodie pulite, growl profondi e scream intensi. Il risultato è un pezzo di melodic death/thrash che colpisce e conquista, perfetto per chi cerca emozioni forti e zero monotonia. Con Fearless Reason, gli Ego Divided non offrono solo musica, ma anche ispirazione. Un invito a essere autentici, coraggiosi e... inarrestabili.

Ascolta Fearless Reason su Spotify - YouTube - Apple Music - Deezer - Amazon

Il progetto nasce nel 2005 da Massimo Masi e Alberto Zimone, le chitarre della band. La prima idea era di fare un death metal classico a cui si aggiunsero influenze progressive. Nel 2010 la band, ancora strumentale, viene battezzata Ego Divided. Nel 2012 il vocalist Mauro Tagliavia si unisce al progetto e da quel momento si inizia a lavorare sui testi dei brani. Nel 2014 gli Ego Divided iniziano a registrare, ma basso e batteria lasciano la band forzando l'interruzione delle registrazioni fino al 2018, quando subentrano Elio Lao alla batteria e Alessio Lopes al basso. Con questa formazione gli Ego Divided registrano il loro primo album, che viene pubblicato nel 2024 sulle principali piattaforme di streaming. Dal mese di novembre 2024, Elio Lao non fa più parte della band e la line up attuale è composta da Mauro Tagliavia (voce), Alessio Lopes (basso), Massimo Masi (chitarra) e Alberto Zimone (chitarra).

mercoledì 2 aprile 2025

COWARDS, God Hates Cowards (2025)

 

Attivi dal 2019, i Cowards tornano con l’attuale God Hates Cowards (per Bloody Sound) a guardare a quel mondo noise, post punk e shoegaze che li ha contraddistinti sin dagli esordi, risultando decisamente abrasivi e pesanti, complice anche la tragedia che ha portato via nel 2021 Peppe Carella, batterista della prima ora. Giulia Tanoni (voce, basso, chitarra), Luca Piccini (voce, chitarra, basso) e il nuovo arrivato Michele Prosperi (batteria, ex Jesus Franco & The Drogas), tracimano rabbia e oscurità, grazie ad un sound crudo ma anche pregno di idee melodiche, una catarsi profonda attuata da una band ferita ma desiderosa di rialzarsi. Un viaggio fatto di sensazioni e umori, che stordiscono in Barefoot walking in head, cercano una strada per liberarsi da un presente di angoscia, come avviene in 3020 e Scream!, dove si cerca la fuga dai propri demoni. I nove brani presenti non concedono sosta, mettono a nudo sentimenti che fanno male, raccontati attraverso una narrazione che richiama anche gruppi storici come Sonic Youth, Pixies e Dinosaur Jr., che ritroviamo nell’iniziale I hate you, ma pure nella maggiormente ragionata Storm. L’oscuro post punk di Dystopian city e la malinconia di About a friend sono altri esempi di un album sì rabbioso ma anche incredibilmente ipnotico. (Luigi Cattaneo)

Full Album 


 

martedì 1 aprile 2025

FEARYTALES, Vento divino (2024)

 

Uscito nel 2024 per Underground Symphony, Vento divino è il nuovo lavoro dei Fearytales (Marco Vicenza basso, Marco Chiariglione voce, Paolo Tabacchetti chitarra, Costantino Perin batteria), band di cui avevamo già parlato per l’ottimo debut MMXXII del 2022. L’impressione di trovarci dinnanzi ad una band davvero molto interessante viene confermata da questo ritorno, un crossover di hard & heavy, thrash metal e progressive, seppure declinato con la loro personalità, un’attitudine che pervade l’intera opera, che si caratterizza per le sue tonalità scure e brumose, merito anche di testi nero pece (sia in inglese che in italiano), perfettamente declamati da Chiariglione, istrionico sia nelle parti pulite che in quelle in growl. Il gruppo mostra di avere il giusto piglio sin dalle iniziali La ginestra e LightBlind, perfette per introdurre nel clima dell’album, prima della monumentale title track e del pathos di RoXXXanne, emozionale nel suo sviluppo complessivo. Si torna su territori più grevi con In tinta caligine, vengono tratteggiati con mano sicura scenari immaginifici in La luminosa notte dell’anima, mentre le conclusive Come inside e AdventComes rappresentano il perfetto epitaffio di un disco che meriterebbe davvero più attenzione da parte di addetti ai lavori e semplici ascoltatori vista la qualità elargita dal quartetto piemontese. (Luigi Cattaneo)

LightBlind (Video)