lunedì 7 luglio 2025

NAWAWI SEPHARAD, La Reina (2025)

 


Esordio per il progetto Nawawi Sepharad, quartetto formato da Tiziana Nauaui (voce), Manuela Pasqui (piano, abbiamo recentemente parlato del suo B.I.T. Duo), Gigi Lamberti (contrabbasso) e Marco Landriani (batteria), che debuttano con questo La Reina (il riferimento è a Isabella di Castiglia, che con l’Editto dell’Alhambra, fece espellere tutti gli ebrei di Spagna), lavoro che omaggia la musica degli ebrei sefarditi, che hanno vissuto in Spagna e Portogallo sino al 1492. I tradizional ripresi vengono arrangiati con eleganza dalla Nauaui, che contamina di jazz brani lontani nel tempo, allargando le prospettive tramite un’elaborata ricerca armonica e melodica. Le ottime prestazioni dei musicisti che accompagnano Tiziana nella sua visione musicale rendono l’album un’interessante scoperta, un viaggio elegante e suggestivo nel passato di un popolo, narrato con gusto da un gruppo dotato di sensibilità e acume. (Luigi Cattaneo)

AQVILEA, Ultimum heros (singolo 2025)



Con il lyric video del loro ultimo singolo Ultimum Heros, gli AqvileA si pongono il nobile obiettivo di guidarci in un affascinante viaggio nel tempo, portandoci per mano nel cuore del I secolo d.C., tra gli splendori perduti dell’Impero Romano. Attraverso gli occhi del protagonista, riviviamo la ricostruzione della città di Aquileia, in un’esperienza immersiva che unisce musica e realtà virtuale.

Grazie alla scenografia digitale curata da Sarah Gioia Sintich, percorriamo le strade del Foro dell’Oppidum, camminiamo lungo il decumano Aratria Galla e raggiungiamo l’antico porto fluviale, tra scorci mozzafiato e dettagli architettonici fedelmente rievocati. Ogni elemento è pensato per evocare lo spirito del Genius Loci romano, dove l’architettura si fa manifestazione dell’ordine cosmico, nato dal caos e modellato secondo l’armonia universale del Cosmos.
Altrettanto evocativo è il brano: Ultimum Heros è un’ode sinfonica avvolgente, costruita su una melodia ipnotica che trasporta l’ascoltatore in uno stato di contemplazione e armonia. Come da tradizione del symphonic metal, la solennità orchestrale va a braccetto con la potenza delle ritmiche: in questo caso, eleganti geometrie in levare creano un equilibrio dinamico, che accompagna ogni fase del racconto in perfetta sintonia. Ultimum Heros è stato prodotto da Fredrik Nordström, presso lo Studio Fredman, a Gotheborg (Svezia).

Un’esperienza sonora e visiva totale, per chi cerca nel metal non solo energia, ma anche visione.



Ascolta Ultimum Heros sulla tua piattaforma preferita qui https://orcd.co/aqvilea-ultimumheros


Gli AQVILEA nascono a Monfalcone nel 2016 da un’idea di Pier Lando Baldinelli, compositore, arrangiatore e polistrumentista. La line-up della band include la soprano lirica finlandese Kate Nord, e, dal 2021, il chitarrista Franz Lugnan e il batterista Federico Turolla Turatti. L’album d’esordio Beyond the Elysian Fields, registrato tra Italia e Svezia e prodotto dallo storico produttore melodic death metal Fredrik Nordström, è stato pubblicato il 20 Novembre 2020 per l’etichetta Saturnia Records e dopo due giorni è entrato nella top 100 italiana degli album più ascoltati su iTunes.

Il nome della band è un esplicito riferimento alla città di Aquileia: una scelta simbolica che allude a una storia millenaria di incontro e di convivenza tra i popoli, più in generale, un tributo alla bellezza della cultura latina e mediterranea. Si intitola 573 ab Urbe Condita, l’anno della fondazione di Aquileia, la traccia strumentale che apre Beyond the Elysian Fields: l’arco narrativo dell’album si snoda lungo il secolo che trascorre dalla fondazione della città alle campagne del console Gaio Mario. I quattordici brani che compongono l’opera seguono così le pagine della storia: un romanzo corale fantasy-storico ambientato agli albori di una nuova civilizzazione, dedicato alla fratellanza tra i popoli e all’eternità delle passioni umane.

Il concept degli AQVILEA è però anche un omaggio all’opera lirica (in primis A Giuseppe Verdi) e al sogno del cinema hollywoodiano e alle sue colonne sonore: da Ennio Morricone ad Hans Zimmer, da James Horner ai Two Steps from Hell. Anche l’immaginario visuale e i costumi della band sono ispirati ai kolossal hollywoodiani come Spartacus, Cleopatra e Il gladiatore, oltre che allo stile gotico di band come i Cradle of Filth. Nei loro video e nei loro spettacoli dal vivo gli AQVILEA si avvalgono costantemente della presenza di rievocatori storici romani e celti: una collaborazione divenuta ormai uno dei segni distintivi della band.


venerdì 4 luglio 2025

JPN, Man of air (2025)

 

Attivi dal 1991, gli Jus Primae Noctis, in cui troviamo ancora tre membri della prima line up (Marco Fehmer chitarra, tastiere e voce, Beppi Menozzi tastiere, conosciuto per la sua militanza con Il segno del comando, Mario Riggio batteria, a cui va aggiunto Pietro Balbi, chitarrista della band dal lontano 2009), arrivano, tramite Nadir Music, alla pubblicazione di Man of air, che segue Istinto del 2019. Numerosi gli ospiti presenti, tra cui Diego Banchero (Il segno del comando, Egida Aurea, Il ballo delle castagne) al basso e Alex Pacho Rossi (Karma, Juan Mordecai, Aplhataurus, giusto per citare qualche band in cui ha militato), impegnato in un’assortita serie di percussioni, entrambi membri aggiunti alla formazione ligure, visto il notevole contributo apportato alla riuscita dell’album. Progressive, dark rock e musica d’autore si accavallano all’interno di un disco maturo, per la prima volta cantato in inglese, una scelta inaspettata ma che ha dato buoni frutti, basti ascoltare Quarto, A story o The prop, splendidi esempi della volontà del quartetto di non guardare con nostalgia al passato storico del genere, per quanto emerge l’amore per Van Der Graaf Generator e Genesis, soprattutto per il pathos della narrazione, elemento di spicco e leitmotiv dell’opera. Per acquistare Man of air potete visitare il sito https://jusprimaenoctis.webnode.it/  (Luigi Cattaneo)

The institute of mental health, burning (Video)



 

mercoledì 2 luglio 2025

NARIA, il comunicato stampa di Under the same sky



Under the Same Sky è l'album di debutto della band pop/alt rock Naria. L'album raccoglie 10 brani che raccontano storie ed emozioni universali. Esperienze che, pur vissute in momenti e modi diversi, ci uniscono e ci permettono di creare connessioni profonde. Dalla perdita, dalla lotta contro una malattia invisibile e la necessità di adattarsi ad una società che ci vuole sempre produttivi, fino alla speranza e alla voglia di vivere la vita secondo le proprie idee. Ogni brano è nato da una chitarra acustica ed è stato poi arricchito con chitarre elettriche, basso, batteria e percussioni, dando vita a un sound che unisce radici acustiche e sonorità alternative rock ispirate agli anni '90.

L'album è stato presentato il 15 maggio presso il negozio di dischi New Records a Bari.

Bio:

Il progetto Naria nasce come duo rock acustico al femminile nel 2023, per poi evolversi in una band alla fine del 2024 per dare voce e ampiezza all' anima sonora dei brani. Al momento la band è impegnata nella promozione del primo lavoro in studio autoprodotto, intitolato Under the same sky



Formazione:
Valeria Ruggiero – Vocals 

Serena Curatelli – Guitars 

Pierpaolo Marrone – Bass 

Giuseppe Covelli - drums

Altri link:



ANCHOR & BURDEN, Kosmonautic pilgrimage (2023)

 


Uscito nel 2023, Kosmonautic pilgrimage segnava il ritorno del progetto Anchor & Burden, realtà poco conosciuta qui in Italia ma estremamente interessante (come spesso avviene per le uscite targate Moonjune Records). La band del prolifico Markus Reuter (touch guitar, elettronica) avanza senza compromessi lungo sentieri ostici, fatti di ampi spazi free e una generale voglia di non avere steccati, un percorso netto, che trovava in questa release una conferma della visione del musicista tedesco. Con lui Alexander Paul Dowerk (touch guitar), Bernhard Wöstheinrich (tastiere, elettronica) e Asaf Sirkis (batteria, percussioni), con cui si è instaurato un feeling che ha portato alla nascita di brani intensi, giocati sull’apporto collettivo, frutto di un interplay tra le parti per nulla scontato. L’enorme Radion crater exploration, divisa in 4 parti, è la summa di un’opera senza confini, sperimentale e creativa, dove improvvisazione jazz e avanguardia progressive diventano la base di partenza da cui muoversi, in piena libertà esecutiva, vista anche la scelta di effettuare la registrazione live in studio. La lunga ed elaborata Sublevel cells, con le sue due sezioni, è l’apripista di un album dai toni mistici, non di facile ascolto ma estremamente affascinante, così come non è da meno Splinter of glory (anch’essa in due parti). In mezzo Secret laboratory, quasi nove minuti crimsoniani (aspetto che sovente emerge, a dire il vero, lungo tutto l’ascolto del disco), altro momento di spicco di un lavoro consigliato soprattutto agli amanti di certe estreme sonorità. (Luigi Cattaneo)


 

martedì 1 luglio 2025

MALARIA, Manca l'aria (singolo 2025)



Un inizio pacato che evolve in un crescendo di tensione. Così prende forma Manca l’aria, il nuovo singolo dei Malaria: un sussurro tagliente e introspettivo che si insinua quieto per poi deflagrare disperato.

Un alternative metal che esordisce decadente ma poi non riesce più a trattenersi, con un'attitudine prog che colloca gli elementi necessari al servizio del messaggio e una vena narrativa più vicina alla letteratura che alla musica mainstream. Il riff portante è tortuoso, irregolare, un labirinto sonoro, mentre la voce passa dai toni sommessi a un lamento urlato, graffiato, una richiesta d’aiuto. La struttura del brano rompe le regole del formato tradizionale per dare spazio all’urgenza emotiva. Le ritmiche sono marziali, incessanti, e sorreggono l’atmosfera anche durante l'assolo dal mood gilmouriano.
Manca l’aria è una lettera, un racconto che attraversa macerie e memorie che non smettono di bruciare, un frammento di esistenza spezzata: “e tu rimani nel buio”.

È un brano che soffoca, pesa, brucia. E lo fa con la precisione chirurgica di chi ha qualcosa da dire: un dolore troppo grande per essere taciuto.



Malaria è un progetto nato nel 2024 dalla mente di Marco Montalbano (leader cantante e chitarrista solista). Viene registrato il primo EP (Manca l'aria) a luglio 2024.
La loro musica si ispira ai primi anni 90 (Soundgarden, Alice in Chains), fino a toccare le ultime sonorità Metal (Mastodon, Metallica, Tool, etc..). Il tutto cantato in Italiano, così da fornire un sound unico e originale.