giovedì 11 settembre 2025

JOHN IRVINE, Here come the robots! (2025)

 

È sempre un piacere ritrovarsi tra le mani un lavoro di John Irvine, prolifico autore giunto al suo ottavo album in studio con Here come the robots!, trilogia finale del racconto denominato End of days (Scanning the dark world e The starships are gathering sono le due parti antecedenti). Insieme al musicista di Edimburgo (diviso tra chitarra, tastiere e basso) c’è ancora Andrew Scott (batteria), una continuità artistica che conferma l’amore per il jazz rock e il progressive del duo, qui forse più orchestrale rispetto al recente passato. Chi conosce la scrittura di Irvine sa cosa aspettarsi, e questa ultima pubblicazione prosegue su una scia ormai consolidata, tra eleganti fraseggi di chitarra e atmosfere sottolineate da tastiere incisive e atmosferiche, aspetti su cui si muove solido il drumming di Scott, già all’opera con Paul Gilbert, I Built the Sky e King King, elementi che risaltano soprattutto nelle tre sezioni di The end of days suite, conclusione di un capitolo fondamentale dell’arte di John, chiamato ora a dare nuovi impulsi alla sua musica. (Luigi Cattaneo)

A dream of utopia (Video)



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