Difficile non rimanere
sorpresi nel momento in cui si scopre che Emir Trerè arriva da Bologna e non da
qualche zona americana, una di quelle dove il country è l’unica ragione di
vita. Il grande amore di Trerè (chitarra, voce) per questa musica lontana dalle
nostre tradizioni si evince già dalle primissime note di Electric Honky Tonk,
suonato insieme a Luca Pasotti (basso), Manuel Cucaro (batteria) e Davide
Falconi (presente al piano in alcuni brani). Questo secondo disco della band è
un omaggio ad uno stile ben definito, basti ascoltare tracce come la title
track, Little ole wine drinker me o The dream goes along, che
mostrano intesa, affinità e passione. L’emiliano guarda all’arte di Hank Mills,
Lefty Frizzell, Kenni Huskey e Dean Martin, ma il suo è un tributo sentito,
profondo, coerente nella sua mezz’ora circa di durata, per un risultato
complessivo davvero gradevole. (Luigi Cattaneo)
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