Ritorno davvero molto
gradevole per The Danse Society, band attiva da inizio anni ’80 che Paul Nash
(chitarra), unico membro presente dall’inizio dell’avventura, ha riformato con
Maethelyiah (voce), Jack Cooper (basso), Dylan Riley (batteria) e Steve
Dickinson (tastiere). La new wave degli inglesi in questo nuovo The loop appare
ispirata, con rimandi a sonorità goth e dark ma anche fraseggi in odore di
progressive, probabilmente una novità per il sound del quintetto, percepibile
soprattutto quando la partitura diviene prettamente strumentale. Le iniziali Divided
to the end e The lies vengono arricchite dai giochi dei fiati di
Murray Robinson al sax e Sam Wrigley alla tromba, The sound and the fury ha
invece le stigmate del classico brano post punk, perfetto da suonare in sede
live. La title track è un ottimo momento strumentale, definito anche dalla
presenza di Marcjanna Slodczyk al violino e Felicity Lloyd al violoncello, mentre
i fiati, sin qui molto importanti nell’economia complessiva, risaltano anche If
you were only listening. Si prosegue con l’incalzante Algorithm control,
prima dell’ottantiana Shake Shake e del drammatico finale di Undone,
che si muove tra strumenti a fiato e ad arco con una consapevolezza che profuma
di autorità e magnetismo. (Luigi Cattaneo)
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