venerdì 14 febbraio 2025

TACET, TACET, TACET, Fickle (2025)

 


Mi ero occupato del primo lavoro del progetto Tacet Tacet Tacet di Francesco Zedde una decina di anni fa, proprio dalle pagine del blog, ed è un piacere ritrovarlo ora con Fickle (in mezzo due ep, un full, collaborazioni con artisti come Mark Stewart del Pop Group e Lili Refrain ma anche esibizioni live a nome Tonto e Lampredonto, altre due interessanti creature del marchigiano). Drone, ambient, elettronica e suoni concreti alimentano passaggi di grande pathos, nati dalla sapiente manipolazione fatta da Zedde di materiale prevalentemente strumentale, lavorati e trasformati con creatività e spirito innovativo. Nel disco ritroviamo quindi non solo lo sperimentalismo di John Cage ma anche le atmosfere care a Òlafur Arnalds, lo spettro del Ben Frost più malinconico e l’eco delle prime produzioni targate Mùm, aspetti che emergono in Dissimulation, inquietante e oscura, Pertinence, tra beat elettronici e suoni di chitarra processati, e Welter, maggiormente rilassata e serena. Non sono affatto da meno Gamble, con le sue ritmiche compatte, Unfocus, ammaliante nel suo teso crescendo, e la conclusiva Recurrence, lunga traccia davvero suggestiva e ipnotica, perfetto epitaffio di un album che troverà più di un estimatore tra gli amanti dell’elettronica. (Luigi Cattaneo)

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