lunedì 16 giugno 2025

ODDLEAF, Where ideal and denial collide (2024)

 


Debutto per i francesi Oddleaf, quintetto formato da Olivier Orlando (basso, chitarra), Carina Taurer (tastiere), Adeline Gurtner (voce), Mathieu Rossi (flauto) e Clèment Curaudeau (batteria), che con Where ideal and denial collide firmano un esordio che profuma di classico, non solo per la vicinanza a certo rock progressivo settantiano, ma anche per la qualità davvero alta della proposta. Una delle uscite più interessanti del 2024, grazie ad una freschezza compositiva notevole e a quello sguardo, malinconico e appassionato, che si posa sovente sul periodo di maggior gloria del genere, quando il sinfonico di Yes e Camel faceva presa anche sui giovanissimi. I brani scorrono via con grande piacevolezza, pur risultando lunghi e laboriosi (basti ascoltare Life e Coexistence part I, entrambe sopra i 10 minuti), merito di una scrittura matura e raffinata, che permette ai francesi di non mostrare mai cedimenti lungo l’arco dei 55 minuti dell’album. Le trame tastieristiche della Taurer (anche compositrice dei brani) incontrano il flauto di Rossi, un interplay che viene sostenuto da una coppia ritmica fantasiosa, su cui si muove agile la Gurtner, aspetti corali che troviamo nella splendida Back in time, dove è grande l’attenzione per arrangiamenti ricchi e sviluppi articolati. Caratteristiche che non fanno difetto nemmeno in Ethereal melodies, altro episodio che conferma il gusto dei transalpini, bravissimi nel siglare un’opera che trova il suo bacino d’utenza non solo nei fan di un certo progressive vintage ma anche in quelli cresciuti con Mostly Autumn o Magenta. (Luigi Cattaneo)

Life (Video)



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