L’Overdub Recordings negli anni ha esplorato con consapevolezza crescente l’alternative italiano, circuito sempre fervido di band che tentano di emergere dal fittissimo underground nostrano. Non fanno eccezione Le Pietre dei Giganti, quartetto formato da Lorenzo Marsili (voce e chitarra), Francesco Utel (chitarra e tastiere), Francesco Nucci (batteria e percussioni) e Niccolò Pizzamano (basso), che dopo l’ep Fanno Male del 2016 ha pubblicato nel 2019 Abissi. Un album corposo, ruvido, con ampio uso di distorsioni, uno stoner rock imparentato col noise e il grunge, che si fa carico di raccontare l’angoscia e il senso di annegamento dei giorni nostri, a partire da Vuoto, traccia iniziale che traccia il solco dell’inquietudine che anima i toscani. La lente dell’odio rallenta e mostra una costruzione sonora attenta e accorata, che si evince anche nell’ottima Greta, dove la matrice grunge si fa più forte, con qualche rimando anche agli Alice in Chains. DMA spinge di nuovo sull’acceleratore, la title track è un’oscura marcia, cupa e tenebrosa, mentre Canzone del sole si tinge di una sinistra carica noisy. Mattine grigie ricorda alcuni episodi targati Marlene Kuntz, prima di Stasi e della conclusiva Trieste (La casa vuota), altri frangenti molto interessanti di un disco pieno di idee e qualità. (Luigi Cattaneo)
Greta (Video)
Nessun commento:
Posta un commento