Terzo disco per Davide Moscato, cantante e compositore che sotto lo
pseudonimo di Mesmerising firma con The
clutters storyteller un lavoro ricco
di spunti melodici, dove la forma canzone viene esaltata da una band
straordinaria formata da Fabio Zuffanti al basso, Martin Grice al sax e al
flauto, Giovanni Pastorino alle tastiere, Simone Amodeo alla chitarra e Paolo
Tixi alla batteria. Ballate malinconiche e strutture progressive si inseguono,
cucendo influenze di fine ’60 inizio ’70 con altre più attuali, legate da un
songwriting che riesce ad amalgamare con intelligenza le varie sfumature del
progetto. Feel … my dream introduzione
e incipit di un racconto che parte in maniera tenue e delicata, un’atmosfera
che mi ha ricordato alcuni episodi dei Dream Theater di Metropolis Pt.2, soprattutto per il carattere immaginifico della
traccia. In Ballad of a creepy night Grice
dei Delirium punteggia con estro un brano di grande presa, mentre Slave of your shell ha un approccio
A.O.R. ma un testo dal taglio filosofico che mostra la grande attenzione che
Davide ha posto sul versante tematico del disco. Underground mette in luce il lavoro d’insieme della band, The vortex si avvicina all’horror con una
scrittura che unisce prog e opera rock, prima di False reality, ballata soave e splendidamente arrangiata. La breve
e fantasy In a different dimension si
lega a The man who’s sleeping, altro
momento dove emerge tutto il talento di Moscato e dei musicisti a sua
disposizione. Chiusura affidata a The
last time you called my name, struggente e progressiva conclusione di un
album raffinato ed elegante. (Luigi Cattaneo)
Full Album (Video)
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