Uscito nel 2013 in un lussuoso cofanetto contenente un libretto, un
miniposter e tre album, La fisica delle nuvole era il quinto lavoro dei Deadburger, uscito però
sotto la denominazione Deadburger Factory, in quanto collettivo aperto. Dopo aver
parlato del primo capitolo, Puro Nylon, oggi mi occuperò di Microonde
Vibropletti, uno split dove la prima parte è ad appannaggio di Vittorio
Nistri e la seconda vede protagonista Alessandro Casini. Nistri firma 4 brani
per solo forno a microonde, una follia che incredibilmente regge, un unicum di
ricerca esasperata ma stimolante, avanguardia mai fine a sé stessa (sublime Strategia
del topo), un urlo di protesta verso ciò che è codificato che sa anche
emozionare, lungo 15 minuti circa che definire coraggiosi è poco. Casini invece
si affida alla sua chitarra ma suonata usando vibratori come pletti, una
seconda parte di album sperimentale e audace, un ibrido oscuro di suoni e
improvvisazioni, capace di essere intenso (Il dentista di Tangeri) e
raffinato (Cuore di rana). Un lavoro breve ma che incide, pieno di idee
e sospinto dalla voglia incessante di fregarsene di qualunque stereotipo.
(Luigi Cattaneo)