sabato 18 febbraio 2023

MARKUS REUTER OCULUS, Nothing is sacred (2020)

 


Registrato a La Casa Murada nel 2019, uno dei centri nevralgici spagnoli della Moonjune Records, Nothing is sacred è l’ennesimo lavoro dove Markus Reuter, chitarrista e tastierista di cui abbiamo spesso parlato da queste pagine, mostra la propria duttilità e fantasia accompagnato, per l’occasione, da Asaf Sirkis (batteria, percussioni), Fabio Trentini (bassista conosciuto soprattutto per la sua militanza nelle Orme), David Cross (pianoforte, violino, storico membro dei King Crimson), Mark Wingfield (chitarrista veterano delle produzioni Moonjune) e Robert Rich (elettronica), un sestetto riunito sotto la sigla Oculus. Jazz, prog, avant, fusion, il tutto tenuto insieme dall’attitudine free della registrazione, apprezzabile modello di musica lontano da convenzioni e luoghi comuni, in cui le brillanti intuizioni dei fuoriclasse presenti si inseguono all’interno di un album dove ognuno ha messo del suo, in una session di studio dallo spirito totalmente libero. La profondità delle esecuzioni e lo sviluppo di melodie e armonie all’interno di un collage che richiama mostri sacri come Miles Davis e Joe Henderson, più che per il suono per la volontà di improvvisare trovando connessioni inesplorate e inaspettate fanno di Nothing is sacred un magma variopinto, capace di passare da attimi di quiete a momenti dissonanti in un lampo, una sfida che solo musicisti di tale spessore possono affrontare, guidati dalla voglia di unire le proprie doti per creare qualcosa che vada oltre il singolo. Cinque lunghe trame senza vincoli ma perfettamente amalgamate, in cui ritroviamo tutte le caratteristiche estemporanee di queste registrazioni Moonjune, sempre affascinanti e con al loro interno qualcosa di magico. (Luigi Cattaneo)  


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