domenica 5 febbraio 2023

MATER A CLIVIS IMPERAT, Atrox Locus (2022)

 


Imperdibile lavoro per gli amanti del dark questo Atrox Locus dei Mater a Clivis Imperat, quintetto formato da Isabella (voce), Samael Von Martin (chitarra, basso, tastiere, già con Negatron, Death Dies e Mad Agony), Tomas Contarato (batteria), Natalija Branko (pianoforte) e Alessio Saglia (organo, hammond, moog), uscito per la Black Widow Records nel 2022. Una sorta di concept dedicato ad alcuni posti definiti misteriosi del Veneto, una colonna sonora che rimanda tanto ad Antonius Rex e Jacula, quanto ai The Black, con un occhio di riguardo per il dark prog degli anni ’70. Uno squarcio nero apre l’album, Coemeterium, con Isabella che declama versi in latino (la lingua scelta per quasi tutti i testi del disco) su un tappeto d’organo maestoso, atmosfera sepolcrale che introduce la seguente 1974, più strutturata dal punto di vista compositivo, una piccola sinfonia che cita anche Goblin e Devil Doll, davvero un brano avvolgente e carico di fascino. Atmosfere filmiche settantiane contornano la title track ma anche Padova occulta (che vedono Elisa Di Marte alla voce soprano), Atrox poena in corde suo est è più psichedelica, anche grazie allo sviluppo imposto dalla chitarra di Von Martin, mentre Homo intime pauper est mostra la grande dote della band di innalzare soluzioni maggiormente architettate senza perdere di vista lo spirito originario del progetto. Anche la seconda parte del lavoro conferma la grande solidità di questo debutto, tra immagini nero pece, oscure partiture classicheggianti, hard prog, sezioni strumentali, lugubre heavy metal e soprattutto un susseguirsi di idee da brivido, che fanno di Atrox Locus uno dei dischi più interessanti del 2022 da poco terminato. (Luigi Cattaneo)  

Nessun commento:

Posta un commento