giovedì 22 febbraio 2024

ALECO, Gli amori alle stazioni (2022)

 


Terzo disco per Aleco, pseudonimo di Alessandro Carletti Orsini, una carriera da cantautore tanto breve quanto intensa, visto che in pochi anni ha sfornato già un tris di lavori. Mi ero già espresso sulle precedenti uscite, sempre firmate da Alessandro con Andy Micarelli (compositore e arrangiatore), dall’interessante esordio L’ultima generazione felice al seguente Il sapore della luna, che tra alti e bassi lasciava trasparire come sotto la superficie ci fosse un buon potenziale. E qui arriva forse il problema dell’ultimo Gli amori alle stazioni, che pur risultando piacevole per quel climax nostalgico e ottantiano che sprigiona (forse l’aspetto migliore nel complesso), non compie il balzo in avanti che mi aspettavo, soprattutto nel songwriting, che alterna momenti ben elaborati come la ballata Bella, la title track cantata con Antonella Gentile e la suggestiva I fantasmi, ma altri davvero troppo leggeri, su tutti L’isola/La tresca e la parte rap di David Midnight in Notte prima degli esami/Questa notte è ancora nostra, francamente rivedile e con poco mordente. Un peccato a mio modo di vedere, non veniale, perché se è vero che si percepisce netta la passione con cui si è lavorato sul prodotto, dall’altro lato l’esperienza acquisita dovrebbe portare ad una maggiore attenzione su suoni, scrittura e parti vocali, un vestito che tratteggia strutture pop a discapito di quelle maggiormente cantautorali, che probabilmente, se sviluppate, potrebbero dare maggiore profondità alla musica di Aleco. (Luigi Cattaneo)


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