La Cramps, storica etichetta
di Gianni Sassi, conosciuta soprattutto per i lavori con gli Area, diede ampio
spazio e sostegno al cantautore milanese, a partire dal suo primo disco, Non gettate alcun oggetto dal finestrino.
Un album che Finardi registrò insieme ad alcuni esponenti della scena prog e
jazz rock nazionale come Franco Battiato alle tastiere, Lucio Fabbri al
violino, Walter Calloni alla batteria, Hugh Bullen al basso e Alberto Camerini
alla chitarra. Un notevole dispiegamento di forze che donano al disco una bella
spinta rock ma anche una discreta varietà di stili che denotano una curiosità
che, a dire il vero, mai abbandonerà del tutto la carriera di Finardi. A scanso
di equivoci è giusto sottolineare come Non
gettate alcun oggetto dal finestrino presenti sì spunti legati al
progressive ma non ne rimanga imprigionato, ne subisce l’influenza, dettata
anche dall’utilizzo di musicisti che avevano vissuto in pieno il periodo più
aureo del genere, ma nello stesso tempo tenti una via che sia personale.
Finardi d’altronde aveva già fatto parte di alcuni complessi come L’enorme
Maria e Il Pacco e aveva prodotto l’esordio di Claudio Fucci e Il Tempo della Semina del Biglietto per
l’inferno (uscito postumo), quindi aveva già avuto una discreta esperienza di
studio e aveva avuto modo di arrivare con le idee piuttosto chiare a questo
debut. Un cantautorato ben rifinito, soprattutto nei brani più lunghi come La Storia della mente, scritta a quattro
mani con Claudio Rocchi (e si sente!) e Se
solo avessi (forse quello maggiormente progressive tra i presenti). Finardi
propone spunti chiaramente ampliati da musicisti di ottimo livello che si
esprimono con grande naturalezza e precisione anche nei momenti che appaiono
meno strutturati ma comunque dotati di forza espressiva (Afghanistan, Caramba). Il
milanese si diverte poi nella folkeggiante Taking
it easy e nella rivisitazione di Saluteremo
il signor padrone, un combat folk rock di protesta che potrebbe aver
influenzato anche Modena City Ramblers e Casa del Vento. Molto sentita
dall’autore Quando stai per cominciare,
espressione di quello che era il pensiero di un giovane ragazzo al momento
della chiamata alle armi e ottimo sfogo strumentale per la band. Finardi coglie
quindi alcune istanze del prog e della controcultura imperante per proporre un
concentrato vitale a base di rock, esigenza che lo accompagnerà anche nel disco
seguente, Sugo, uscito nel 1976
ancora sotto l’egida della Cramps. (Luigi Cattaneo)
La storia della mente (Video)
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