sabato 15 agosto 2015

JUGGERNAUT, Trama! (2014)


Ottimo ritorno per i romani Juggernaut (Andrea Carletti alla chitarra, Roberto Cippitelli al basso e ai synth, Matteo D’Amicis alla batteria ma bravo nel divincolarsi in parecchi altri strumenti e Luigi Farina alla chitarra e ai synth), altra grande creatura targata Subsound Records, che fa il paio con Terra 42 dei L’ira del baccano, disco analizzato qualche settimana fa da queste pagine. Il nuovo Trama! è un lavoro completo, a tratti sorprendente per fluidità e scrittura, estremo nei suoni ma molto curato, sia negli arrangiamenti che in fase di produzione. Dopo Where Mountains Walk del 2009 la band ha conosciuto un periodo poco felice, burrascoso e imprevedibile, debellato con forza e passione, cambiando coordinate stilistiche e approccio alla musica, ora del tutto strumentale. Questo come back rappresenta uno dei dischi più interessanti degli ultimi mesi, intriso di post, psichedelia, prog e metal, con sprazzi jazzati e acustici che sanno essere raffinati e decisi. Gli Juggernaut hanno doti tecniche importanti ma sempre al servizio della causa, sanno ricamare utilizzando il piano, il mellotron, l’organo (suonati da Jimmy Bax e Federico Forleo) e il trombone (utilizzato dal bravo Gianluigi Capone), con cui costruiscono spazi pieni di suggestione e veemenza. Cadute di tono non sono presenti e il racconto musicato (andate su juggernautband.wordpress.com per leggerlo) lascia senza parole, merito di un incedere tra l’epico e il drammatico che narra di una nazione oscura, piena di compromessi e corruzione. L’intro iniziale viene spazzato via dall’efficace e brillante doppietta Pietra grezza e Ballo Excelsior, seguite da uno degli episodi più progressivi, Egregoro, 10 minuti abbaglianti e decisamente complicati. Non sono da meno l’attacco di Crapula, brano dominato dal trombone di Capone e da abrasivi riff di chitarra e la successiva V.I.T.R.I.O.L., momento dinamico e di grande fascino. Chiude la cavalcata di Tenet, fulgido esempio di creatività abbinata a capacità individuali. Trama! è un disco che riesce a spiccare notevolmente nell’alveo delle produzioni italiane di questo genere e la direzione strumentale dei romani appare davvero la via più indicata e corretta per eventuali sviluppi futuri. (Luigi Cattaneo)


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