Il djent è un genere
che negli ultimi anni sta raccogliendo sempre più consensi, soprattutto tra i
giovani, mostrando band che pur partendo da concezioni musicali diverse si
contraddistinguono per grandi doti tecniche e riferimenti più o meno espliciti
al progressive. Tolti alcuni grandi exploit come Periphery, Protest the hero o
Tesseract, c’è un fittissimo panorama underground che si sta sviluppando un po’
ovunque e il ritorno dei Deshody conferma la bontà di un progetto stimolante e
ricco di entusiasmo. A distanza di soli due anni da Collapsing Colors, l’ensemble di Sora firma con 89th un album estremamente potente e
versatile, ricco di djent, deathcore e influenze elettroniche. Tecnica e
melodia si muovono indissolubilmente, elementi che contraddistinguono un
concept misterioso e non facile da interpretare, un racconto personale che si
serve della fantasia per narrare situazioni emozionali sentite e coinvolgenti.
I brani si susseguono mantenendo impatto e cura per il songwriting, ben
distribuiti tra assalti deathcore, sfumature prog e passaggi elettronici
vibranti (Eternal Mark). Una furia
controllata che si stempera in episodi ad ampio respiro melodico come Revelations, con l’arrangiamento
pianistico di Gabriels o Uncovering, che
vede invece la partecipazione di Ryan Kirby dei Fit for a King alla voce.
Giovanni Sanna e Domenico Jonathan Paesano formano un ideale coppia di
chitarristi per le evoluzioni ritmiche di Gianni Marchelletta alla batteria e
Matteo Porretta al basso, senza dimenticare l’importanza, anche strutturale,
del dj Mirko Gatti e la presenza vocale di Domenico Gesmundo, autore di una
prova impressionante in growl ma convincente anche nel cantato pulito. 89th è un disco chiaramente pensato per
i fan del metal ma può trovare qualche estimatore anche tra gli ascoltatori più
aperti, magari quelli che riescono a passare senza preclusione dai Genesis ai
Meshuggah e che hanno la capacità di cogliere il complesso lavoro che c’è
dietro un album così stratificato e ricco di spunti diversi tra loro. Chi
invece già ama gruppi come Born of osiris, Uneven structure o Apothecary non
deve avere dubbi nel procurarsi una copia di 89th. (Luigi Cattaneo)
89th (Video)
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