Matteo Uggeri (field recordings e
drones) degli Sparkle in Grey e Giulio Aldinucci (field recordings e beats), sono
gli autori di Bureau, un esordio oscuro,
fatto di ambient ed elettronica, suoni, rumori, piccole vibrazioni, pulsioni
industriali. Il duo si muove lungo coordinate di non facile lettura, con un
sound minimale che descrive senza stereotipi (Fire dome), ipnotizza (Inceneritore),
diviene soundtrack di un viaggio del tutto personale (Ghiaccio). Ovviamente un lavoro del genere rischia di essere
ermetico ai più, dark nel suo incedere straniante e inquieto (Zoo), a cavallo tra enigmatico sperimentalismo,
glitch, ambient e noise. La partnership con la storica ADN certifica l’assoluta
vena avanguardistica dei due, in una sorta di suite di 40 minuti che sviluppa
il tema dell’alienazione della vita lavorativa attraverso field recordings catturati
esternamente, loopati e rimodellati in beat, ritmiche, melodie arcane ed
elementi drone. La lucida follia del disco non risparmia Dead flag beat e Chinese new
year, mentre il finale di Inside the
Bureau si avvale dei campionamenti di chitarra acustica di My dear killer e
di quelli di batteria di Mattia Costa. Disco affascinante ma estremamente
criptico. (Luigi Cattaneo)
Grazie Luigi! Mi piace questa recensione... pensa che tra i lavori a mio nome per me questo è uno di quelli (per me) di più facile ascolto! :-)
RispondiEliminaGrande Matteo...diciamo che chi ha un pò di orecchio per queste sonorità ci troverà sicuramente degli spunti melodici e magari lo troverà meno ostico di quanto ho scritto. Probabilmente è solo una questione di sensibilità e background culturale. Comunque per me molto interessante Matteo! A presto!
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