Terzo disco per gli
Splendidula, gruppo belga formato da Kristien (voce), David (chitarra), Peter (basso),
Pieter (chitarra e voce) e Joachim (batteria e synth), che ripropone una
collaudata miscela di doom, psichedelia e sludge. L’uso delle due voci
caratterizza fortemente lo stile della band, che evoca fantasmi nell’iniziale Somnia,
ottima per calarci subito nelle atmosfere dark dell’album, con il cantato di
Kristien in primo piano ben supportato da incastri doomy e pulsioni
psichedeliche dal sapore floydiano. Un inizio davvero stupendo, stratificato e
completo, che ci conduce alla seguente Void, maggiormente violenta e
giocata sul contrasto tra growl e clean vocals, prima di Incubus, che
parte soffusa, complice la scelta di un inaspettato recitativo, spazzato via dalle
aggressive trame vocali di Pieter, che acuiscono il senso di disagio emanato
dall’ensemble. L’incedere drammatico e solenne di Oculus lascia poi
campo alla pesante Drocht, dalle atmosfere decisamente cupe, mentre la
conclusiva When God Comes Down si muove tra inquietudine e malinconia,
un crescendo emotivo che si tinge di post metal progressivo e che conferma l’attitudine
del quintetto di Genk nel cercare di amalgamare influenze e background, un
crossover di stili estremamente interessante che sta marcando il percorso della
band. (Luigi Cattaneo)
Somnia (Video)
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