L’Adrabesa Quartet
guidato da Vasko Atanasovski (sax e flauto) è un collettivo dal forte sapore
etnico e folk, anche per la disparata provenienza dei musicisti coinvolti,
eccezionali nell’ammantare di spirito world le intricate trame jazz di questo Phoenix,
disco uscito nel 2020 per la meritoria Moonjune Records. Difatti, oltre al
leader e al figlio Ariel (special guest al violoncello), di nazionalità
slovena, troviamo l’italiano Simone Zanchini alla fisarmonica, il francese
Michel Godard alla tuba e Bodek Janke alla batteria, nato in Polonia ma
cresciuto in Germania. Insomma un melting pot di culture che ci consegna un
lavoro pieno di anima, seppure i virtuosismi e i tempi dispari imperlano brani
come Green Nymph o Liberation, tra i migliori esempi di un disco
davvero notevole. Registrato in Slovenia sul finire del 2019, l’album è un
viaggio che parte dai Balcani e arriva in Europa, un trip multietnico che
diviene tangibile nel grandeur di Concerto epico e nelle intuizioni di Thornica,
splendidi momenti di un lavoro affascinante e profondo. (Luigi Cattaneo)
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