domenica 2 febbraio 2025

BELEDO, Flotando en el vacio (2024)

 

Splendido ritorno per Beledo (ancora per Moonjune Records), polistrumentista uruguaiano che firma con Flotando en el vacio il suo nono lavoro da solista. Impegnato alla chitarra (elettrica e spagnola), al piano e al violino, Beledo trova in Jorge Pardo (flauto, sax), Carles Benavent (basso) e Asaf Sirkis (batteria) dei partners affidabili e di grande spessore artistico, riuniti attorno a La Casa Murada, studio in cui si stanno svolgendo tante registrazioni dell’etichetta di Leonardo Pavkovic. La musica del sudamericano è intrisa di fusion progressiva e jazz rock, e non fa eccezione questo ultimo album, perfetto per gli amanti di Return to Forever, Soft Machine e Allan Holdsworth. Si sviluppano partendo da queste solide basi le intuizioni di Flotando en el vacio, ad iniziare da Djelem Djelem, un traditional che diviene personale omaggio ai nativi della Yugoslavia e alla musica gitana, così come un tributo ai Siddhartha, band in cui suonava Beledo tra i ’70 e gli ’80, è la sontuosa title track. Rauleando, in cui troviamo le tastiere di Gary Husband, è ispirata ad un maestro del tango, il bandoneonista Raul Jaurena, mentre le percussioni di Ramòn Echegaray colorano Candombesque, altro validissimo episodio dell’opera. Ritroviamo Husband anche nelle ottime De tardecita e Es prohibeix blasfemar, che non fanno altro che confermare la qualità di uno dei migliori dischi del musicista sudamericano. (Luigi Cattaneo)

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