Seconda uscita per
Eugenio Renzetti, trombonista che con l’ultimo K/024 (uscito l’anno
scorso per Filibusta Records) omaggia Franz Kafka nel centenario della sua
morte. Lo fa con un ensemble allargato notevole (il Group Zero, formato da
Simone Alessandrini sax, flauto, Roberto Bottalico sax, clarinetto, Francesco
Fratini tromba, flicorno, Andrea Saffirio pianoforte, tastiere, Pietro
Ciancaglini contrabbasso, basso, Riccardo Gambatesa batteria), a cui si
aggiunge la voce recitante di Federico Sanguineti, filologo e intellettuale,
che contribuisce, con i suoi versi, a trasportare l’album in una zona di
confine tra jazz e letteratura, spoken word e sperimentazione. Una ricerca che
quindi travalica i confini musicali, forte di una spinta creativa scevra di
steccati, elementi che librano nelle trame sofisticate di La metamorfosi,
Amerika (dove troviamo l’ottimo Daniele Fiaschi alla chitarra), Appunti
e Esperimento 3. Un progetto che finisce per muoversi con
disinvoltura tra jazz ed echi di avanguardia, lungo confini ipotetici, fatti di
suggestioni, soluzioni immaginifiche e improvvisazione. La chiusura affidata
alla suite Pater Noster rimarca l’equilibrio tra suono e voce, un
epitaffio simbolo di un racconto dal forte fascino. (Luigi Cattaneo)
Nessun commento:
Posta un commento