Ci eravamo occupati dell’ep
d’esordio del 2023 dei Fiesta Alba (Octagon chitarra, Dos Caracas produzione,
synth, Fishman basso), ed è un piacere ritrovarli con Pyrotechnic babel,
primo full che riprende il discorso iniziato qualche anno fa e lo amplia di
soluzioni e ricerche. Una miscellanea sonora di math, world, elettronica, dub e
hip hop, un crossover dinamico ed estremamente curioso, arricchito dalla
partecipazione di un ampio numero di ospiti, che contribuiscono, e non poco,
alla riuscita del prodotto finale (da segnalare il lavoro di due batteristi, El
Mistico e Pyerroth, presenti in più della metà dei brani). Una babele di situazioni
egregiamente gestite, un rischio portato avanti da un trio misterioso, che fa
della voglia di guardare oltre la base da cui partire, elaborando le pulsioni
di Battles e I Hate my Village, ma potremmo citare anche Kae Tempest o il padre
dell’Afrobeat Fela Kuti. La natura multiforme del progetto e la capacità del
trio di far confluire tante idee all’interno di un flusso variegato aprono la
porta a brani come Technofeudalism (con Gianis Varoufakis), Waku Waku
(feat. Judicious Brosky) o Safoura (dove troviamo Pape Kanoute),
momenti diversi di un album che ha come denominatore comune la voglia di
esplorare e stupire. (Luigi Cattaneo)
Full Album
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