mercoledì 11 febbraio 2015

THE ONEIRA, Hyperconscious (2014)


Ritornano gli Oneira, band progressive rock ma dalle tinte hard guidata dal greco Filippos Gougoumis (chitarra e basso), un progetto influenzato tanto da Kansas e Rush, quanto da Everon e Shadow Gallery, che già aveva riscosso consensi con il precedente Natural Prestige (2011). Il nuovo Hyperconscious risulta essere un bel balzo in avanti in termini di complessità e raffinatezza, con Gougoumis ben coadiuvato da Giampaolo Begnoni (tastiere) e Danilo Saccotelli (batteria), oltre che da un bravissimo cantante come Manuel Ruscigno (presente però come membro esterno). Completano il quadro due special guest come Oliver Philipps (tastiere, chitarra e voce) degli Everon e Charlotte Wessels dei Delain. Gli Oneira tingono questo come back con sonorità che sanno essere in bilico tra rock e metal, appaiono attentissimi nella cura del particolare e nella ricerca di delicate armonie e brillanti arrangiamenti, che si sviluppano in modo fluido e mai troppo enfatico. Capacità tecniche a sostegno di melodie studiate ad hoc e di matrice quasi AOR che aumentano ulteriormente il feeling espresso, in un susseguirsi di passaggi sinfonici e strumentali di grande impatto. È il caso delle maestose trame di Puzzle e In my Mind (con le linee vocali della Wessels), tracce in cui gli Oneira, pur senza abbandonare partiture complesse, riescono a coinvolgere l’ascoltatore grazie ad una scrittura aggraziata e di grande fantasia. Il gruppo ha la capacità di donare un’anima al protagonista del concept, di mettere a nudo le sue emozioni nella costante indagine su sé stesso e pezzi come Forget Me sono assolutamente da brivido, merito anche del contributo vocale di un ottimo Philipps e del fine lavoro di Begnoni. Ma non sono da meno l’iniziale Closer (soprattutto per gli splendidi ed evocativi intrecci strumentali) e Summer Light (con un chorus davvero azzeccato). Merita una menzione anche l’episodio più heavy del platter, Face the Darkness, con pregevoli cori in prima linea e un lavoro ritmico che dona profondità al brano. Hyperconscious è uno dei dischi più interessanti del 2014 appena passato e scoprirlo nella settimana del festival di Sanremo, in cui l’Italia si ferma al capezzale di Al Bano e Romina, è un antidoto naturale di straordinaria efficacia … (Luigi Cattaneo)

Puzzle (Video)

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