domenica 1 febbraio 2015

CAN OF SOUL, Hearreality (2014)


Si può intendere il progressive come genere crossover per eccellenza, nel quale ritrovare pulsioni prese in prestito da altri generi, senza per forza fermarsi a quanto detto e fatto dai mostri sacri dei ’70. Una filosofia di questo tipo permette di avere sotto il palco di un live dei Tool ragazzi di vent’anni con la maglia del Banco del Mutuo Soccorso o riuscire ad ascoltare con disinvoltura gli Haken e un attimo dopo la Premiata Forneria Marconi che omaggia De Andrè. Con certi presupposti si può pensare che i Can of Soul abbiano un approccio prog per la convivenza tra stili, più che per scelta ragionata. E d’altronde Tomas Toffolo, il leader di questo progetto, non si è mai avvicinato troppo al genere e le sue radici vanno ricercate piuttosto nell’heavy metal e nell’hard rock (già membro dei doom-thrashers Stygma). Hearreality è un concept di natura fantasy piuttosto variegato nei suoni, pur mantenendo un’attitudine rock molto accentuata per tutta la sua durata. Toffolo sparge idee a profusione, coadiuvato da musicisti abili tra cui spiccano Silvio Masanotti (chitarra ma anche basso e piano) e gli ospiti speciali Stefano Cabrera al violoncello (membro di Gnu Quartet) e Daniele Comoglio al sax. Nella girandola dell’album trovano posto trame dark wave, hard, new metal, in un connubio disinvolto che lascia immaginate una certa libertà in sala di incisione. Difatti non mancano ritmiche al limite del trash, così come passaggi elettronici e brevi momenti di matrice psichedelica, il tutto comunque ben amalgamato e con una buona continuità di risultati. Toffolo dimostra di conoscere la materia, frutto di anni di lavoro sul campo e pezzi trascinanti come Mystic, My Queen, Demon Eater e Beyond my Wayward Zen Garden sono lì a dimostrarlo. Hearreality è quindi un disco che scorre in modo assolutamente piacevole, complice un bel lavoro in sede di arrangiamento e cura del suono che rendono il platter interessante soprattutto per gli amanti di certi piccoli melting pot musicali. (Luigi Cattaneo) 



 

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